“L’incendio è doloso. Poteva andare molto peggio”. Sono andati in fumo 7 ettari di macchia mediterranea nell’incendio che questo pomeriggio si è sviluppato nel parco di San Michele. Nel parco c’erano due manifestazioni, ma nessuno è rimasto ferito: tutti sono scappati subito. Nessuna abitazione della zona è stata aggredita. In salvo anche il castello, la pineta storica e quasi tutti gli alberi. Sono terminate le operazioni di spegnimento dell’incendio che questo pomeriggio ha aggredito il parco di San Michele. C’è la mano dell’uomo dietro il gesto. Questo almeno risulta dalle primissime indagini della forestale. Un piromane avrebbe innescato il rogo nella zona di via Is Cornalias verso le 17:30 e da lì le fiamme hanno raggiunto il parco, spinte dal maestrale. Gli alberi si sono miracolosamente salvati. “Ora la situazione è sotto controllo”, spiega il vicesindaco Giorgio Angius, “ i vigili sono andati via poco fa, son rimaste le squadre protezione civile e per la bonifica degli ultimi focolai. Per fortuna le fiamme hanno interessato solo macchia mediterranea, ma si sono salvati quasi tutti gli alberi. Non c’è nessun ferito. Poteva andare molto peggio”, sottolinea Angius, “perché col maestrale le fiamme potevano raggiungere la pineta storica, i caseggiati e il castello e sarebbe stato un danno incalcolabile”.
“Le immagini che arrivano da Cagliari sull’incendio al colle di San Michele fanno davvero male”, scrive Francesca Ghirra, deputato, “sta andando in fumo uno dei parchi più belli e frequentati della nostra città. Grazie ai vigili del fuoco e a tutti coloro che si stanno adoperando per domare le fiamme”. “È assurdo e fa rabbia quanto è accaduto nel colle di San Michele – sostiene Marcello Polastri presidente della commissione comunale patrimonio e sicurezza – perché, anzitutto i dipendenti al lavoro nel Castello in cima alla collina, scortati in tutta fretta per precauzione oltre i cancelli d’ingresso del parco, ma anche i residenti della zona ai quali va la mia solidarietà, hanno vissuto momenti di terrore. Ora ci sarà la conta dei danni – sostiene Polastri – la necessità di bonificare il colle, di far ricrescere il verde e portare nuovi alberi di pino e cipresso. Ma è un danno incommensurabile alla collettività, ai nostri figli. Chiederò al Comune di Cagliari di costituirsi parte civile poiché se questo incendio fosse doloso è giusto che chi ha sbagliato, magari sapendo pure su farlo, paghi”. Interviene anche il sindaco Paolo Truzzu: “Il Comune di Cagliari si è subito messo a disposizione delle autorità inquirenti fornendo la massima collaborazione per determinare le cause del rogo: nella sciagurata ipotesi che si dovesse appurare la dolosità del fatto, da cagliaritano e da sindaco mi auguro pene esemplari per i colpevoli nemici della città. Ringrazio tutti i soccorritori che, in una giornata costellata da numerosi incendi, sono intervenuti tempestivamente a salvaguardia del colle di San Michele”.