Dice addio su Fb e poi scompare, ma viene ritrovato in serata ai bordi della 131 dai carabinieri di Bosa, grazie al tam tam sui social: momenti di grande apprensione a Villaputzu, nel sarrabus., Il ragazzo ha afatto perdere le sue tracce ed è sparito nel nulla, pare a bordo di una Punto grigia. Si chiama Daniele, ecco il suo drammatico sfogo: ” Addio!
Perché? Non mi sopporto più..e non sopporto più nulla.
E poi perché dovrei lottare? Per cosa? Ho provato 35 anni a lottare….non ho mai combinato nulla, nulla degno di nota. Fallimenti continui, piccoli successi mai mandati avanti perché non sono in grado. Qualcosa mi frena, qualcosa mi frega, qualcosa mi blocca, e io non so cosa sia questa cosa. Qualcuno me lo dica, ho poco tempo. Ricominicare a fare il cameriere in un posto oltremodo di basso livello e che mi fa star male. A litigare nuovamente o ad essere trattato come un servo senza dignità e non un collaboratore, uno che ti darebbe l’anima se solo lo volessi o glielo chiedessi. Son scappato da li, ma non potevo rientrare a casa, dai miei, troppo senza via d’uscita la situazione, troppo tristezza su tristezza, perché in fondo mi crea tristezza fallire ancora e ancora e ancora. Ho anche dei colloqui da fare, ma ora, senza macchina, senza telefono, senza soldi per poter viaggiare, son preclusi anche quelli, e poi perché dovrebbero prendere me, serve l’inglese e il mio è a dir poco approssimativo, serve spinare il pesce e io non lo so fare, serve saper attendere e soffrire, ma non so tecnicamente come si fa, serve essere simpatici, ma io sono sempre cupo. Aver fallito il mio progetto, o anzi nemmeno averlo iniziato mi devasta. Ritrovarmi senza soldi, senza sapere come fare se non facendo lo schiavo, e non mi va. Se non servendo esce che puzza di pattumiera a prezzi esorbitanti, senza rispetto per clienti e dipendenti. Per me non è lavorare, non è vivere, è soffrire, e sono in me stesso, rinchiuso nei miei pensieri, col crepacuore, con gli occhi fissi, nel vuoto per questo. E non vorrei tanto: solo appoggio, incoraggiamento, forza, amore, qualcuna che mi ama e che amo, che mi insegni che non è tutto così brutto questo mondo. Dove se voglio, le piccole cose arrivano, ma devo rinunciare a ciò che mi fa far soldi. ma mi servono le grandi cose, e non posso raggiungerle. Mai più. Non ho nessuna base, e nessun paracadute. Ora mi hanno lasciato pure telefono, macchina, connessone internet e portafogli, tutto insieme, tutto questi giorni. La testa mi ha già lasciato da un po’, era ormai due mesi che non uscivo di casa, chiuso nella mia cameretta. Anche se ci riprova, riprova a lottare. Ma davvero, per cosa? A 35 anni, mi ritrovo von nulla in mano. Con i denti che mi fanno male e che non riesco a curare. Non ho nemmeno chi mi ama, ma dopotutto non mi sento nemmeno di dover corteggiare una ragazza, una che sia fatta per me, e ci son state, anche molto importanti, soprattutto C., che pazienza che ha avuto con me ma davvero è la persona più importante della mia vita, ma anche F., e S., che mi hanno fatto impazzire, ma davvero. Cosa le avrei dato? Sofferenza? Miseria? Fallimento? Depressione? No, preferisco stare solo, e lasciar creare una vita lontana dalla mia. Aiutatemi, ho poco tempo, non ho telefono, il pc e la connessione mi lasciano, la macchina non si può spostare da qui. Aiutatemi, ma non rimproveratemi, non sono in me, non so perché ma sono comunque sereno. Aiutatemi. Vi voglio bene tutti, sono io quello sbagliato. E questa sera la ricorderò per sempre, ADDIOOOO!”