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“Il progetto “Diamante impresa” per accrescere l’occupazione degli immigrati attraverso lo start up di nuove imprese è l’ennesimo grave errore dell’assessore del lavoro. Un modo scandaloso di investire le risorse pubbliche. Ma è anche uno schiaffo all’impresa sarda.”
Così il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde commenta la replica dell’assessore Mura alle rimostranze dei colleghi Pittalis e Tocco sul controverso progetto.
“Gli oltre 2 milioni di euro sono destinati anche alla apertura di nuove imprese di richiedenti asilo e rifugiati, il 95% dei quali non ottiene il permesso di soggiorno. E’ evidente –denuncia l’ex sindaco di Alghero- che in questi casi in cui si discriminano gli stranieri regolari le ingenti risorse impiegate scompariranno. O meglio, andranno a beneficio solo dei cosiddetti “soggetti attuatori”, e cioè soggetti che svolgono attività di intermediazione e agenzie formative. Se è vero che queste risorse europee possono essere impiegate solo per accrescere l’occupazione degli immigrati, è altrettanto vero –sottolinea il consigliere regionale algherese- che lo scopo può essere raggiunto attraverso un Piano di Inserimento Professionale (Pip). Con questo strumento gli immigrati possono essere inseriti in un’azienda privata o all’interno di Associazioni di categoria, studi, Ordini o Collegi professionali, con appositi progetti nell’ambito dei quali i beneficiari porteranno avanti delle attività lavorative, volgendo delle mansioni ben precise e riconducibili ad uno specifico profilo professionale, accompagnate da un percorso formativo.
Gli immigrati regolari, in questo caso, con le risorse UE potrebbero fare un esperienza preziosa, imparare un mestiere e ottenere possibilità di inclusione lavorativa e sociale. E, al tempo stesso, le imprese sarde e gli altri soggetti che si proporranno allo scopo nello svolgere questo ruolo sociale potrebbero ottenere un piccolo sostegno. Chiediamo all’assessore del lavoro che revochi immediatamente il bando “Diamante impresa” e predisponga e pubblichi urgentemente un bando per un Piano di Inserimento Professionale (Pip). Non è possibile –chiude il consigliere regionale di Forza Italia- continuare a buttare soldi pubblici nel calderone delle clientele.”