Di Maio è fuori dal parlamento: la parabola in picchiata dell’ex vicepremier e ministro degli Esteri

Clamorosa sconfitta in casa sua, nel collegio di Napoli fuorigrotta, per l’ex pentastellato che, dopo la scissione, ha fondato un nuovo gruppo parlamentare e si è presentato alle urne con la lista Impegno Civico, ferma allo 0,59%. Anche Sgarbi, Bonino e Cottarelli fra i grandi esclusi.


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Da vicepremier e ministro degli Esteri a grande sconfitto su tutta la linea: non solo è uscito perdente a casa sua dalla sfida nel collegio uninominale di Napoli fuorigrotta, ma ha fatto un clamoroso flop anche con la sua lista Impegno Civico, che si è fermata allo 0,59%, il che significa che tutti i voti andranno dispersi, perché sotto l’1% non è possibile redistribuirli. Luigi Di Maio esce polverizzato dalle elezioni che lo hanno buttato fuori dal parlamento. Ad appena quattro anni dalla roboante vittoria del Movimento, con punte di oltre il 40% al sud, la sua carriera politica è già finita, almeno per il momento. Gli elettori sembra abbiano voluto punirlo per la scissione dai 5 stelle, premiato invece con percentuali inaspettate, consumata nel nome di una fedeltà a Draghi che alle urne non ha certamente pagato.

A sconfiggere di Maio, che si è fermato intorno al 26%, è stato l’ex ministro Sergio Costa, proprio dei 5 Stelle, che ha centrato un abbondante 40%. Deludente il risultato della ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7%.

Dopo gli scontri dei mesi scorsi, soprattutto personali, il leader M5s Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa a commento dei risultati elettorali, ha parlato anche dell’ex collega di partito e ora avversario politico: “Preferisco ricordare le battaglie fatte insieme a Di Maio, preferisco lasciare questo ricordo”, ha detto.

Fra gli altri volti noti che resteranno fuori dal parlamento, Emma Bonino che non solo ha perso la sfida nel collegio uninominale ma ha visto +Europa fermarsi al 2,95%, quindi non raggiungere la soglia di sbarramento del 3%, Pippo Civati fondatore di Possibile, Monica Cirinnà del Pd, Carlo Cottarelli e Vittorio Sgarbi. Tra gli schieramenti minori quello di Gianluigi Paragone, Italexit, resterà fuori dal Parlamento così come Unione popolare di Luigi De Magistris. Fuori anche Alternativa per l’Italia di Adinolfi e casa Pound.


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