Strage di delfini nei mari del sud Sardegna: “Sbranati dagli squali”

La scoperta dei ricercatori del Centro di Nora. I responsabili di questi attacchi sarebbero 3: squalo bianco, squalo mako a pinne corte e squalo bruno. Decisivi per le analisi la profondità dei morsi, nonché i segni dei denti lasciati nelle carcasse delle vittime


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La scoperta è di un gruppo di ricercatori del Centro recupero cetacei e tartarughe marine Laguna di Nora: tre casi di predazione squalo – delfino, avvenuti nel sud ovest della Sardegna. La notizia su Natural Geographic.

I responsabili di questi attacchi, gli studiosi ipotizzano siano tre: squalo bianco, squalo mako a pinne corte e squalo bruno considerando diversi parametri tra i quali la presenza nell’area, l’ampiezza e la profondità dei morsi, nonché i segni dei denti lasciati nelle carcasse delle vittime.

Secondo gli autori della ricerca, simili episodi si sono verificati in una zona di passaggio costiero e di pesca al tonno rosso tramite tonnara. È stata ipotizzata l’esistenza di “hot spot” in cui più specie predatorie (squali e delfini) convergono, perché attratte dalla presenza di grandi quantità di prede, finendo così per interagire fra loro, in un’area geografica fra quelle a più alta biodiversità marina di tutto il Mediterraneo.


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