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Il sindaco di Decimoputzu, Ferruccio Collu (nel riquadro), con un provvedimento indirizzato a Paolino Ena, rappresentante legale dell’Asd Danza Sportiva Decimoputzu, vieta all’associazione l’utilizzo della palestra scolastica (nella foto). Nel documento si legge: «Si comunica che questa amministrazione, in seguito alla segnalazione del 19 settembre 2014, trasmessaci dalla Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “A. Gramsci” con la quale denuncia gravi inadempienze igieniche, imputabili a Codesta Associazione Sportiva, sospende la sottoscrizione della convenzione per l’utilizzo della palestra scolastica». Reazione amara e sconforto tra gli esponenti dell’associazione che rispondono con una lettera pubblicata su Facebook: «Sino ad oggi non abbiamo reso niente pubblico, perché speravamo in una risoluzione ed in un accordo tra le parti. Ma così non è stato. Il 25 settembre ci è stata notificata la sospensione della convenzione per l’utilizzo della palestra comunale, per inadempienze igieniche, ossia bagni sporchi. I nostri allievi sanno benissimo quanto noi teniamo alla pulizia e all’igiene all’interno dei nostri spazi; ma siccome due persone si sono “puntate” sulla nostra associazione, ci hanno accusato di questo. Forse, il nostro “errore” è stato quello di non aver segnalato il primo settembre, ossia il giorno del nostro arrivo in palestra, le condizioni dei bagni alle persone interessate, ma siccome avevamo diversi impegni, abbiamo lasciato la cosa in secondo piano, visto e considerato che i nostri allievi praticamente non utilizzano i bagni; pensando che con l’apertura delle scuole questi venissero messi a posto. E invece si è arrivati a questo: il sindaco, d’accordo con la dirigente scolastica, ci ha tolto lo spazio. Il sindaco, inoltre, non intende discutere sulla possibilità di darci un altro locale. Anzi, ci dice di cercarci una struttura privata, che a Decimoputzu non c’è. E che comunque non potremo permetterci. Di conseguenza, dopo ben sei anni, l’associazione sportiva dilettantistica Danza Sportiva Decimoputzu, non potrà più eseguire i corsi nel proprio paese. Tra l’altro, riteniamo che un amministratore comunale dovrebbe cercare una soluzione, piuttosto che agire in questo modo; per il bene dei cittadini e del proprio paese, visto che l’attività che svolgiamo è di interesse sportivo e sociale. Utilizziamo questo canale sociale (Facebook) perché pensiamo sia giusto che tutti i nostri compaesani sappiano quanto è accaduto. Inoltre, ci teniamo a dimostrare che non stiamo diffamando e/o accusando nessuno, anzi forse siamo noi la parte lesa».