In riferimento ai dati Istat e Imf di qualche anno fa, le donne sarde sono state definite le più emancipate in Italia. Il sondaggio fatto in tutta l’Unione europea, teneva conto di diversi fattori, come ad esempio, la percentuale più alta in Italia nell’attuazione di metodi contraccettivi, in primis la pillola, per evitare rischi di gravidanze indesiderate. Tra l’altro, questo risultato è dovuto anche all’opera di sensibilizzazione portata avanti da specialisti medici, consultori, farmacisti e anche pediatri, in quanto l’età del primo rapporto sessuale si è abbassata a 14/16 anni. A questa alta percentuale di uso della pillola corrisponde inoltre un minor tasso di aborti, che in Sardegna sono calati notevolmente rispetto alla media nazionale. Ma oltre a questo aspetto di recente constatazione, c’è da dire che anche in passato le donne sarde ebbero poteri assoluti: governarono regni e fecero leggi. Come ad esempio Eleonora d’ Arborea nel medioevo, che estese nell’ambito territoriale l’applicazione della Carta de Logu, una raccolta di leggi in lingua sarda destinata ai Giudicati sardi. Il significato simbolico che localmente è attribuito alla figura di Eleonora è principalmente focalizzato sulla durata del suo giudicato, ultimo a essere ceduto a regnanti esterni all’Isola. Un’altra donna sarda di grande personalità è Grazia Deledda, nata a Nuoro nel 1871 e scomparsa a Roma nel 1936, è stata una grande scrittrice italiana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Era stata la seconda donna al mondo a ricevere il premio Nobel con questa motivazione: «Per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata Isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano». Ancor oggi, come tanti anni fa,l’ economia, le relazioni tra famiglie, sono portate avanti dalle donne. Anche nei paesi più isolati era ed è tuttora normale vedere donne sindaco, o donne che facevano lavori prettamente maschili, come essere proprietarie di distributori di benzina, di officine meccaniche, oppure anche donne che facevano le minatrici nelle miniere del Sulcis.
(Nella foto di Mario Canessa, Federica Satta, modella 23enne di Posada (NU), ex Miss Sardegna. Nel 2010 partecipò a Miss Italia a Salsomaggiore).