Dante e Liszt, le nostre radici tra Commedia e musica

Venerdì 13 novembre, a Cagliari, all’Auditorium del Conservatorio


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I versi della Divina Commedia e la musica di un grande compositore: Dante e Liszt, insieme, binomio quasi d’eccezione. Venerdì 13 novembre sono i protagonisti a Cagliari di una serata speciale, occasione per ricordare i 750 anni dalla nascita del “sommo poeta”. L’appuntamento è fissato alle 21 all’Auditorium del Conservatorio “Pierluigi da Palestrina”. Dante e Liszt: le nostre radici tra Commedia e musica, il titolo, non casuale, dell’incontro con Massimo Arcangeli, linguista e critico letterario, docente di linguistica italiana, ed ex-preside, nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Cagliari. Dal 2010 al 2013 è stato il responsabile scientifico mondiale del Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri (PLIDA) e dal 2013 ne dirige l’area riviste. Sarà accompagnato al pianoforte da Lorenzo Di Bella, vincitore del prestigioso concorso intitolato al grande pianista russo, di origine ucraina, Vladimir Horowitz. L’iniziativa è organizzata dal Festival Internazionale di Letteratura Leggendo Metropolitano, in collaborazione con il Conservatorio, per Trame del Piccolo Mare nell’ambito della rassegna Thalassaki, curata dalla rete Riflessos (Compagnia teatrale Çajka, Cinema Odissea – Spazio 2001, Associazione Prohairesis) e inserita nella programmazione dei “Progetti in rete” per Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015.

Dante e Liszt: le nostre radici tra Commedia e musica: si parlerà di Liszt e del suo amore per l’Italia e la sua letteratura, Arcangeli declamerà e commenterà passi di canti celebri della Commedia, come il V dell’Inferno, la tragica passione tra Paolo e Francesca, che ispirò proprio il musicista di origini ungheresi. Che compose, infatti, “Dante Symphonie”, un’opera sinfonica scritta fra il 1855 e il 1856 (eseguita per la prima volta a Dresda nel 1857, diretta dallo stesso Liszt), ispirata alle prime due cantiche della Divina Commedia, Inferno e Purgatorio.
In scena, dunque, l’incontro fra due forme universali d’arte come la letteratura e la musica, un dialogo fra territori diversi, ma vicini, del sapere e dell’esperienza artistica.

Massimo Arcangeli. Linguista e critico italiano, è autore di saggi e articoli scientifici e divulgativi. È Direttore dell’Osservatorio della Lingua Italiana Zanichelli e direttore editoriale del trimestrale “Madre Lingua”.
È componente del collegio di dottorato in Linguistica Storica e Storia Linguistica Italiana dell’università La Sapienza di Roma. Collabora con l’emittente SAT 2000, con una rubrica di lingua, e con diversi quotidiani nazionali, come “La Stampa” e “Il Manifesto”. Conduce un programma di lingua e cultura italiana per RAI International. Fra le collaborazioni quella con l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la Società Dante Alighieri, di cui è consulente scientifico, e il quotidiano La Repubblica, con un blog dedicato alla lingua italiana. Fra le sue numerose pubblicazioni, Biografia di una chiocciola. Storia confidenziale di @ (Castelvecchi, 2015), Orizzonti inVersi. Poesia di tutti, poesia per tutti (2014), Cercasi Dante disperatamente. L’italiano alla deriva (2012), Lingua e società nell’era globale (2005).

Lorenzo Di Bella. Primo Premio e Medaglia d’Oro al concorso “Horowitz” di Kiev (2005), nel 2006 gli è stato consegnato al Quirinale dall’ex Presidente Ciampi il Premio Sinopoli e nel 1995 vince il “Premio Venezia”. Grande successo hanno riscosso le sue apparizioni al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Teatro La Fenice di Venezia, al Festival MiTo, alla Società dei Concerti di Milano e all’Auditorium “Parco della Musica” di Roma con l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da James Conlon.


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