
Domenica si è svolta la 8° giornata delle ferrovie dimenticate, organizzata dalle associazioni ambientaliste riunite nella confederazione mobilità dolce (Co.Mo.Do.), con il patrocinio morale dell’Unesco, del Ministero dell’Ambiente e delle Ferrovie dello Stato.
Legambiente Sardegna ha promosso in collaborazione con ARST ed il Comune di Sadali un viaggio in treno sulla tratta Mandas-Arbatax da Mandas a Sadali: “Il Paese dell’Acqua”.
In contemporanea in Sardegna e in tutta Italia si sono svolte decine di iniziative analoghe per sensibilizzare le istituzioni sullo stato di abbandono in cui versano stazioni e ferrovie e rilanciare lo sviluppo del viaggio intermodale.
Questa escursione è nata dall’idea di comunicare l’importanza e la bellezza del percorso col Trenino Verde. Le linee ferroviarie sono un mezzo unico per ammirare splendidi scenari naturalistici, visitare splendidi borghi, siti archeologici, parchi, e comprendere le sue grandi potenzialità di sviluppo turistico sostenibile, per la nostra Sardegna.
A Sadali il folto gruppo di viaggiatori è stato accolto dal Sindaco Romina Mura che ha condiviso con Legambiente i gravi problemi di arretratezza delle linee ferrate a scartamento ridotto e dei ritardi della Regione Sardegna nella programmazione delle risorse finanziarie per il loro rilancio. E’ emersa la necessità di una iniziativa unitaria delle amministrazioni comunali verso la Regione per respingere i tanti annunci di chiusura (della ferrovia) del trenino verde per questioni di economicità. Viceversa investire nel rilancio delle ferrovie è tutt’altro che uno spreco di risorse. Queste linee sono legate alla storia del paese –testimoniate nel 1925 anche dalla visita dello storico H. Lawrence – sono parte integrante dei territori e, ne raccontano lo sviluppo delle realtà locali, vanno sfruttate per mettere in pratica un loro sviluppo nell’ambito del potenziamento del trasporto ferroviario pendolare e turistico.