Da Cagliari un container solidale per il Ghana

Biciclette, falegnameria, edilizia, tessili


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Un container della solidarietà da Cagliari verso l’Africa. Circa 30 computer, 15 biciclette, ma anche attrezzature per la falegnameria, l’edilizia e macchinari tessili. È quanto trasporterà il container solidale che a fine novembre salperà da Cagliari, destinazione Ghana. Il materiale raccolto, su iniziativa di Associazione Okra, consentirà la realizzazione di aule informatiche nei villaggi di Konkoma, Bejin e Kubeasi e il sostegno di progetti per il lavoro e la formazione professionale in loco. “Si tratta di attrezzature nuove e usate che fanno parte, per lo più, della nostra quotidianità– spiega Marcello Meloni, presidente dell’associazione nata a Sestu – ma che, in Ghana, risultano inaccessibili a una parte importante della popolazione. Attraverso l’istruzione e a attrezzature che possono sembrare ordinarie per i nostri standard possiamo migliorare in modo significativo la qualità della vita di tante famiglie, direttamente nella loro terra natale”.

Le biciclette saranno impiegate per avviare un progetto di cicloturismo culturale gestito interamente dalla popolazione locale del nord del Ghana, interessate un tempo dalla tratta degli schiavi. “La raccolta delle bici è ancora in corso – continua Meloni – Chiunque può donare la sua vecchia due ruote, da tempo dimenticata in garage. All’iniziativa collabora l’associazione Ciclofucina, che, attraverso la Ciclofficina Sella del Diavolo di Cagliari, si occuperà della raccolta, riparazione e manutenzione dei mezzi recuperati”.

Nel Paese dell’Africa sub sahariana, grazie alla collaborazione di alcuni ottici e oculisti della provincia di Cagliari, Associazione Okra porterà anche occhiali usati che verranno distribuiti nei villaggi da personale sanitario.

“L’associazione Okra – conclude il presidente – è impegnata sul fronte della solidarietà in Ghana dal 2009. Cerchiamo di costruire un ponte fra la Sardegna e l’Africa. C’è ancora molto lavoro da fare, ma sinora abbiamo raccolto segnali positivi e siamo convinti che anche piccoli gesti e piccole realtà come la nostra possano fare la differenza”.


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