Da Burcei al Campovolo, 3 ragazzi sardi accampati dalla notte sognando la prima fila per Ligabue

Bandiera dei quattro mori in bella vista, con loro tantissimi altri sardi pronti a urlare sotto il cielo tutte le canzoni del Liga: attese centomila persone per il mega concerto, il primo grosso appuntamento musicale in grande stile in Italia dopo i due anni di Covid


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Si sono accampati e sperano, passo dopo passo, di poter arrivare a pochi metri di distanza dal loro mito. Sale la febbre per il Campovolo 2022, Luciano Ligabue è pronto al primo grosso concertone in Italia dopo due anni di Covid. E tra i tantissimi che lo aspettano ci sono anche Igino, Matteo e Simone: dalla Sardegna, da Burcei al Campovolo con la bandiera dei quattro mori piazzata, sempre, in bella vista. Domani sono attese almeno centomila persone per cantare tutte le canzoni del Liga, trentadue anni di carriera e fan in tutto il mondo. Dopo capolavori come “Certe notti”, “Una vita da mediano”, “Balliamo sul mondo” e “Tutti vogliono viaggiare in prima”, i suoi testi e la sua musica-poesia hanno superato, e da molto, i confini italiani. Domani tanti ospiti di grido: Francesco De Gregori, Elisa, Mauro Pagani, Piero Pelù e i Gazelle, solo per fare qualche nome. E ad attendere la magica serata di Ligabue ci sono tantissimi sardi: tra loro, chi ha potuto ha raggiunto il vasto prato di Reggio Emilia già da giorni.
E domani, tra una canzone e l’altra, ci sarà anche lo spazio per l’inaugurazione della nuova arena di Reggio Emilia, la Rfc: un tempio della musica, in terra emiliana, cioè a casa del Liga, che sarà il più grande di tutta l’Italia.