Cagliari, 26 febbraio 2015 – Parte da Cagliari una suggestiva
rappresentazione teatrale sul delicato tema del cyberbullismo che va ad
integrarsi con la campagna educativa itinerante di “Una vita da social” alla
sua 2^ edizione.
Ancora una volta la Polizia di Stato scende in campo, questa volta con un
marchio storico come Baci Perugina, con un solo grande obiettivo: “rendere
la rete sempre più sicura per evitare che i gravissimi episodi di cronaca
culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del
cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso
distorto della rete”, possano ripetersi.
Lo storico Bacio Perugina, che deve il suo successo all’importanza di un
messaggio d’amore contenuto al suo interno, sposa la campagna educativa
itinerante di “Una Vita da Social” della Polizia di Stato con la
rappresentazione teatrale “Like-Storie di vita online”.
L’obiettivo dello spettacolo, infatti, è quello di prevenire episodi di
cyberbullismo, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso
della “parola”.
“Baci Perugina, da sempre icona del messaggio d’amore – afferma Manuela
Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia – è lieta di
essere parte attiva all’interno della campagna per sostenere il proprio
messaggio contro gli atti e le parole offensive che circolano in rete ma non
solo”.
Il tour teatrale farà tappa nelle principali città italiane – Cagliari, Milano,
Perugia, Torino, Roma, Firenze, Palermo, Padova, Ravenna, Bari – e avrà
inizio il 26 febbraio a Cagliari presso l’Auditorium del Conservatorio Giovanni
Pierluigi da Palestrina.
Lo spettacolo prende spunto da una drammatica vicenda di cronaca
avvenuta a Roma il 20 novembre 2012, quando il quattordicenne Andrea
Spezzacatena, studente di liceo, si tolse la vita all’interno della propria
abitazione. Solo in un secondo momento la famiglia scoprì che Andrea era
stato vittima di pesanti attacchi alla sua persona tramite un social network e
accusato di essere gay e conosciuto con l’appellativo “il ragazzo dai
pantaloni rosa”.
Durante lo spettacolo, dedicato agli studenti delle scuole, l’autore farà capire
l’importanza delle parole in tutte le sue sfumature attraverso filmati, letture,
musiche e testimonianze dirette.
“Like-Storie di vita online” non lancia accuse e non intende processare
alcuno – afferma Luca Pagliari, autore dello spettacolo – è impossibile
stabilire quale peso abbiano avuto le frasi terribili rinvenute in varie chat,
sulla scelta compiuta da Andrea. La nuda cronaca offre però spunto per
avviare importanti considerazioni sul peso delle parole, sul loro valore e sulla
loro potenza. Sulle nostre responsabilità, sul senso profondo della diversità.”
In occasione dello spettacolo, Baci Perugina coinvolgerà tutti gli studenti
facendoli diventare interpreti di frasi che contengano un messaggio d’amore,
trasformandoli in cartigli virtuali da far vivere sui social network. Questo per
dimostrare che un uso positivo della rete è fondamentale e la
sensibilizzazione diventa di primaria importanza. Tramite l’hashtag
#UNAPAROLAEUNBACIO da condividere sul canale Twitter Baci Perugina
(@baciperugina) e la pagina Facebook Una vita da social
(
www.facebook.com/unavitadasocial), i ragazzi delle scuole potranno postare
le loro frasi e condividerne contenuti.
“Questa ulteriore iniziativa – dichiara il Dr. Filippo Dispenza Questore di
Cagliari – vuole riprodurre i comportamenti di prevaricazione e violenza
operati sulla rete e non solo, per far riflettere i ragazzi su quanto sia
dirompente e drammatico per chi li subisce. Va anche detto – continua
Dispenza – che dopo gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole sono
aumentate in maniera esponenziale le segnalazioni e le denunce da parte di
minori nei confronti di altri coetanei per soprusi subiti. Ciò a significare –
conclude Dispenza – l’effetto prodotto nei ragazzi che hanno acquisito
maggiore consapevolezza e coraggio nel rappresentare le proprie situazioni
di disagio, ricordando che i comportamenti offensivi e discriminatori nei
confronti dei loro coetanei lasciano un marchio indelebile nella rete”.
A livello nazionale 300 sono i casi di cyberbullismo segnalati alla Polizia
Postale e delle Comunicazioni nel 2014, il doppio dell’anno precedente, 30 i
minorenni denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver diffuso immagini
pedopornografiche sul web, aver perseguitato, diffamato e molestato
coetanei, usando i nuovi media. Mentre nell’isola, dichiara Anna Maria
Mazziotto Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle
Comunicazioni, si segnalano 11 casi di molestie e 9 minori denunciati.