Decine di buste di spazzatura, scatole e rifiuti di ogni genere tra i cassonetti vuoti del Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi dalla centralissima piazza Yenne. Un pessimo spettacolo a cui assistono quotidianamente i residenti e commercianti, e i tanti turisti che scelgono Cagliari come meta dei loro viaggi. “La situazione è diventata impossibile – denunciano gli abitanti – A causa dell’inciviltà di alcuni siamo costretti a vivere tra i rifiuti. Chiediamo più controlli e attenzione da parte del Comune”.
Ad ottobre, salvo imprevisti, partirà il nuovo servizio di raccolta rifiuti “porta a porta”. L’appalto, più volte annunciato e mai decollato, è finito tra i banchi delle aule giudiziarie dopo i ricorsi di alcune ditte che hanno partecipato alla gara. “Stiamo aspettando la decisione del Consiglio di Stato – spiega l’assessore comunale Anna Paola Loi, assessore ai Servizi tecnologici – che dovrà esprimersi il prossimo 16 aprile. Solo dopo potremo sapere chi si aggiudica l’appalto e capire come agire: in ogni caso spariranno i cassonetti dalle strade, ci saranno giorni e orari di conferimento più tassativi e più controlli che permetteranno di individuare più facilmente i trasgressori. A Cagliari ci sono aree più critiche, come la Marina, dove il servizio verrà potenziato, ma perché funzioni serve la collaborazione dei residenti e commercianti”. Ad ottobre il via alla sperimentazione che durerà sei mesi, poi il nuovo servizio entrerà a regime in tutta la città.