L’edificio crollato nel Magistero di via Trentino a Cagliari, fortunatamente vuoto al momento in cui si è letteralmente sbriciolato, era stato realizzato circa 40 anni fa. Oggi, a poche ore dal crollo, vanno avanti le indagini per capire le cause esatte che hanno portato l’aula magna e il laboratorio di lingue ospitato al piano terra della palazzina a collassare all’improvviso. “Ma non avevamo mai avuto segnalazioni di problemi, nemmeno una infiltrazione”. Francesco Mola è il rettore dell’Ateneo e, anche ieri notte, si è detto sbalordito del crollo. Come tutti gli altri edifici, anche quello crollato era oggetto di controlli periodici: “Un fulmine a ciel sereno, se ci fosse stata qualche segnalazione saremmo subito intervenuti”. Parole dette pubblicamente, che non fanno altro che aumentare i dubbi e le perplessità: come è possibile che un edificio, controllato dagli esperti e frequentato ogni giorno da decine di persone, tra studenti e docenti, possa crollare senza dare nessun “avviso”?.
Una domanda alla quale, forse, potrà arrivare una risposta solo alla fine delle indagini. Oggi i resti della struttura sono sbarrati e protetti con delle transenne.