Cristian Gitani, l’angelo che salva Matteo Mulas in campo a Monserrato

Cristian Gitani, l’angelo che salva il bomber del Quartu Sant’Elena Matteo Mulas dall’arresto cardiaco. Il calciatore perde i sensi in campo, lui lo rianima con le compressioni toraciche. Si catapulta dagli spalti in campo, senza pensarci un attimo, con la stessa forza e velocità di quando il grande calciatore in campo era proprio lui. Cristian Gitani, storia di una grande persona


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Di Jacopo Norfo

Cristian Gitani, l’angelo che salva il bomber del Quartu Sant’Elena Matteo Mulas dall’arresto cardiaco. Il calciatore perde i sensi in campo, lui lo rianima con le compressioni toraciche. Si catapulta dagli spalti in campo, senza pensarci un attimo, con la stessa forza e velocità di quando il grande calciatore in campo era proprio lui. Cristian Gitani, storia di una grande persona: non c’è bisogno di presentarlo, a Quartu lo conoscono tutti per i suoi valori, il suo cuore, la sua coscienza. La stessa che lo portò a dimettersi dopo pochissimi giorni da assessore, ma senza impedirgli di fare tante cose importanti per il Comune. Ma cosa è successo ieri, in quella domenica maledetta a Monserrato, in cui si giocava il derby quartese? L’attaccante del Sant’Elena Matteo Mulas si è accasciato al suolo, dopo uno scontro di gioco,a soccorrerlo subito il medico della squadra. Poi dagli spalti in un attimo, come un fulmine è arrivato Cristian. «Sono riuscito a intervenire intervenire col movimento sulla fronte del giocatore per far sì che la lingua, essendo un muscolo, non ostruisse le vie aeree- ha raccontato a Diario Sportivo- e rilassandosi, tornasse al suo posto, non c’è stato bisogno del defibrillatore perché con le prime compressioni toraciche il giocatore mi ha subito riconosciuto. Poi con l’arrivo anche dell’ambulanza medicalizzata è stato trasportato immediatamente all’Ospedale Brotzu per essere messo sotto osservazione». Cristian Gitani infatti è istruttore BLS-D, insomma della prevenzione agli arresti cardiaci ne ha fatto un mestiere- è il caso di dire- col cuore. Ora Matteo Mulas è salvo, ed è il secondo grave malore accusato da un calciatore in poco tempo sui campi sardi dopo quello capitato al capitano del Furtei Enrico Cau. Anche lui si è salvato per miracolo, grazie a un defibrillatore. Altre volte era andata peggio: come a Giovanni Asunis, il 50enne di Sestu morto a Sant’Elia due anni fa durante una gara amatoriale. La prevenzione non sarà mai abbastanza, perchè non ci sarà sempre un “angelo” come Cristian sugli spalti. Una persona dotata di una grandissima umiltà, quella che possiedono solo le grandi persone. IL prossimo abbraccio sarà quello col bomber Matteo, per il gol più importante: quello della vita. Da sottolineare anche il gesto naturale dei ragazzi del Sant’Elena, i compagni di squadra del Sant’Elena, che hanno chiesto all’arbitro di non continuare la partita.


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