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“297 aziende in meno nel terzo trimestre del 2016 e la perdita di 6.500 posti di lavoro nell’ultimo anno, sommati agli indicatori generali che parlano di una Sardegna record per quanto attiene alla crescita della disoccupazione, specie quella giovanile, costituiscono dati che denunciano il fallimento delle politiche della Giunta Pigliaru nel comparto edile.”
Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, commentando gli ultimi dati forniti dalla Confartigianato sullo stato di salute delle imprese del comparto. “Sono trascorsi 20 mesi dalla emanazione della legge sull’edilizia, i cui effetti di recente prorogati con una legge “rattoppo” scadranno all’entrata in vigore della nuova legge urbanistica e comunque non andranno oltre il 31 dicembre di quest’anno, e ancora non vediamo all’orizzonte la nuova legge urbanistica. Piuttosto che risolvere il problema con l’approvazione della nuova legge urbanistica Pigliaru ed il centrosinistra hanno preferito mettere una piccola pezza. Per il vero la Giunta –denuncia Tedde- continua a parlarne nei convegni e nelle stanze segrete del PD, tra una rissa e l’altra. Girano bozze riservate del disegno di legge, che non accenna ad approdare in consiglio regionale. Occorre che con urgenza la Giunta Pigliaru proponga la legge di governo del territorio più volte annunciata. –sottolinea Tedde- Occorre approvare in tempi rapidi una legge vicina all’esigenze delle imprese del “sistema edilizia”, per tutelare un settore che costituisce una colonna portante dell’economia dell’isola e consentirne lo sviluppo, che oggi soffre una crisi senza precedenti con una continua emorragia di posti di lavoro. Purtroppo le lotte intestine combattute in maggioranza e la verifica che ormai dura da due anni paralizzano l’attività consiliare e incidono pesantemente – secondo l’ex sindaco di Alghero- sull’economia della Sardegna. Pigliaru e la sua maggioranza debbono smetterla con queste faide tese a conquistare poltrone e debbono iniziare a pensare – ha concluso Tedde- al bene dei sardi”.