Crisi dell’Industria in Sardegna: paura per 140 lavoratori

Una questione importante che coinvolge i lavoratori Ex Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana energia S&B Olmedo, Sittel, Unilever. Interrogazione di Sorgia all’assessora al Lavoro Manca


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Continuità lavorativa dei cantieri occupazionali per i lavoratori prossimi al licenziamento collettivo: Sorgia interroga l’assessore Manca su quali azioni intenda intraprendere “al fine di garantire la continuità lavorativa di questi lavoratori in modo da completare la formazione delle professionalità necessarie a soddisfare le carenze degli enti pubblici e territoriali permettendo loro di integrare nei loro organici, i lavoratori coinvolti”. Una questione importante che coinvolge i lavoratori Ex Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana energia S&B Olmedo, Sittel, Unilever i quali possono essere assunti da enti pubblici e territoriali. È così che Alessandro Sorgia, Lega, presenta un’interrogazione diretta all’assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale Desire Manca: 137 sono le unità coinvolte e distribuite su 46 comuni della Sardegna,

“la Giunta regionale con deliberazione n°38/56 del 21/12/2022 , ha definito un nuovo piano di intervento attraverso l’attivazione di appositi cantieri occupazionali in favore dei lavoratori destinatari di procedure di licenziamento collettivo Ex Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana energia S&B Olmedo ai quali si sono successivamente giunti quelli ex Sittel e Unilever” si legge nell’interrogazione.

“Le modalità attuative dei cantieri prevedono l’impiego dei lavoratori per un periodo massimo di 8 mesi all’anno per almeno 30 ore settimanali e la possibilità di affidamento diretto agli enti locali o alle cooperative sociali di tipo B”.

La precedente Giunta regionale ha finanziato i cantieri occupazionali per il 2023-2024-2025 e i primi cantieri occupazionali sono partiti nell’ultimo trimestre del 2023 e quindi sono prossimi al termine, altri sono partiti nei primi mesi del 2024 ed altri ancora risultano ancora oggi fermi. “E’ evidente che in fase di attivazione dei progetti sono emerse delle criticità che vanno valutate e corrette, i cantieri occupazionali sono un importante segnale che conferma la volontà della Regione di offrire opportunità di lavoro concrete e stabili in grado di coniugare la professionalità dei lavoratori con le esigenze di tutela e prevenzione dei territori degli enti coinvolti. Emerge chiaramente che le professionalità che si stanno formando per mezzo di questi progetti siano sempre più in linea con le esigenze degli stessi Enti che impiegano i lavoratori. E’ un dato di fatto che molti enti pubblici e territoriali soffrono di gravi carenze di personale nel proprio organico, e intravedono nell’attivazione di questi cantieri la possibilità di costruire ulteriori figure professionali da poter integrare nei propri organici”. Per tali motivi, quindi, “è auspicabile/necessario che la giunta regionale lavori e dia risposte in tal senso”.

 

 


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