Una mozione che invita all’azione anche i parlamentari sardi è stata approvata ieri mattina all’unanimità dal Senato accademico dell’Università di Cagliari, e sarà ora inviata ai due rami del Parlamento e alla Conferenza dei Rettori. Nel documento si esprime profondo senso di disagio per l’insufficienza degli stanziamenti del Governo per il finanziamento dell’Università, della ricerca, del diritto allo studio e la frustrazione del personale per il protrarsi del blocco di contratti e scatti stipendiali dal 2010.
“Se il Fondo di Finanziamento ordinario delle Università italiane non viene reintegrato con nuove risorse – ha spiegato il Rettore Maria Del Zompo durante la riunione del Senato accademico, in cui ha chiesto e ottenuto una posizione unitaria dell’Ateneo – tutto il sistema dell’alta formazione pubblica in Italia è a rischio. I criteri imposti dal Ministero sono particolarmente iniqui per le Università di Regioni su cui gravano problemi economici e condizionamenti geografici, come l’insularità. Servono certezze e prospettive: non temiamo di essere valutati, come già avviene da anni, ma chiediamo criteri trasparenti. La Conferenza dei Rettori italiani chiede il rispetto per la dignità della nostra professione di ricercatori universitari”.
La mozione richiama numeri preoccupanti: a causa del blocco del turn over, come nel resto d’Italia anche a Cagliari il numero dei docenti è diminuito del 20% negli ultimi sette anni, quello del personale tecnico-amministrativo del 16.95%. Il drastico e progressivo ridimensionamento del finanziamento pubblico al sistema della ricerca e dell’alta formazione rischia di rendere impossibile ogni seria pianificazione.
Per questo il Senato accademico chiede un incremento stabile del Fondo di finanziamento ordinario che consenta almeno il reclutamento di ricercatori e docenti, stabilizzato negli anni e non limitato solo al 2016/17, in modo da reintegrare il numero dei docenti che andrà in pensione nei prossimi anni. L’organo collegiale chiede anche l’aumento delle borse di studio per gli studenti capaci e meritevoli e la riattivazione delle procedure di abilitazione scientifica nazionale, con il rinnovo dei contratti dl personale tecnico-amministrativo. Un passaggio importante è dedicato alla valutazione: l’Università di Cagliari, attraverso il Senato, chiede di conoscere in anticipo ed in modo trasparente i criteri e i parametri che saranno utilizzati.
Altri atenei italiani stanno adottando iniziative simili: l’obiettivo è salvaguardare il sistema dell’alta formazione pubblica.