Covid, Sardegna in piena quarta ondata: tengono gli ospedali ma i numeri fanno paura

I dati sono peggiorati del 79% rispetto alla settimana precedente, quando erano già schizzati al +212%. I ricoveri restano stabili, ma i picchi soprattutto nel sud dell’Isola fanno scattare l’allerta


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La Sardegna è in piena quarta ondata della pandemia, travolta da numeri che ancora una volta fanno paura. Sfondata ieri la soglia dei 400 contagi, con la percentuale di positività ormai in doppia cifra, i dati dell’isola sono ancora peggiorati del 79% rispetto alla settimana precedente, quando l’aumento aveva registrato un inquietante picco del 212%. Contrariamente a quanto accaduto nella prima ondata, quando era stata Sassari con i paesi della provincia a registrare la situazione in assoluto peggiore, ora è Cagliari a fare paura: la città metropolitana ha registrato 257 contagi nell’incidenza su 100mila abitanti, seguita dal Sud Sardegna con 103 e da Oristano con 86. Sono queste le tre zone che in questo momento preoccupano particolarmente. Unico elemento confortante, la situazione degli ospedali, che è però legata a doppio filo all’andamento della vaccinazione, perché i ricoverati sono quasi tutti non vaccinati (97%).

 

È chiaro che, per mantenere la situazione sotto controllo nelle terapie intensive e nei reparti, bisognerà accelerare con i vaccini in modo da proteggere la maggior parte della popolazione, anche in caso di contagio che con il vaccino ha effetti molto più deboli: al momento nell’isola si sta somministrando il 95% delle dosi ricevute. Lo spettro di nuove restrizioni, mentre dal 6 agosto si potrà avere una vita sociale soltanto con il green pass, è concreto: difficile che questo accada prima dell’ultima settimana di agosto. L’obbiettivo, chiaro ed evidente, è infatti quello di salvare la stagione estiva.