Covid, allarme estate: in Sardegna 3mila contagi in due giorni, nuova ondata in arrivo?

I numeri sono in aumento anche nell’Isola, proprio a una settimana dall’inizio dell’estate e con l’addio alle mascherine, e crescono i ricoveri in un’altalena tra terapia intensiva e reparti standard. Tutti i timori, come riporta anche il Corriere della Sera, di una ondata estiva con Omicron 5


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In Sardegna, negli ultimi due giorni, c’è stata un’impennata di casi di Coronavirus: 3056, con l’Isola che segna il triste primato tra tutte le regioni italiane per incidenza di casi ogni centomila abitanti, almeno stando all’ultima rilevazione settimanale ufficiale. E il timore di un’ondata in piena estate, scatenata da Omicron 5, inizia a serpeggiare sempre di più. Come riporta anche il Corriere della Sera, infatti, in tutta Italia c’è stata una crescita di ricoveri ordinari, +19%, e anche di quelli nelle terapie intensive, più 6 per cento. Numeri, ufficiali, che arrivano a una settimana dall’inizio dell’estate e con l’addio alle mascherine ovunque, da oggi, in attesa di possibili nuove decisioni del Governo. Salgono anche le reinfezioni, al 6,3%, anche se la percentuale potrebbe essere più alta: con l’addio al green pass, infatti, il numero dei tamponi fatti nelle farmacie è crollato vertiginosamente. Serve prudenza, ovviamente, per poter trascorrere un’estate quanto più possibile tranquilla. In Sardegna c’è già il boom del turismo, a luglio e agosto sono previsti milioni di vacanzieri e le strutture ricettive stanno tornando a respirare.  Ma c’è Omicron 5 che, però, come spiegato dal virologo Fabrizio Pregliasco, incombe: “Una variante più contagiosa”.
E ritorna, sempre nel giorno dell’addio all’obbligo vaccinale per gli over 50, anche il tema dell’efficacia, nel tempo, dei vaccini: la quarta dose per i fragili e gli over 80 è realtà, bisogna vedere se sarà giudicata una mossa sufficiente per evitare nuovi aumenti di contagi. E se basterà per evitare una nuova ondata estiva, anche in Sardegna: da un lato aiuta il clima, decisamente caldo, per non dire torrido. E lo stesso Pregliasco, sul Corriere, arriva a ipotizzare “centomila infezioni al giorno” ma una pressione molto bassa sugli ospedali. Il motivo? “La maggior parte delle persone o si è vaccinata o è stata contagiata”. C’è quindi un’immunità già sufficientemente alta. Lo sperano, confortati dai dati, gli esperti, e se lo augurano tutti, dai semplici cittadini ai commercianti. A più di due anni dall’inizio della pandemia, c’è un’estate da salvare per non finire, anche economicamente, gambe all’aria.


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