Tra Covid e crisi economica la Pasqua triste degli hotel in provincia di Cagliari: prenotazioni giù del 40 %

Paura dei contagi e taglio alle spese legate al divertimento per l’aumento di bollette, carburante e prezzi: hotel semivuoti per le festività pasquali in tutto il Sud Sardegna. Tanti neppure apriranno. Ottimismo per l’estate con le 90 destinazioni su Elmas


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Covid e crisi. Sarà triste la Pasqua del 2022 per gli hotel della provincia di Cagliari e in tutto il sud Sardegna. In città come zone di Pula e Villasimius, o Castiadas e Muravera, la festività pasquali segnavano il via della stagione turistica. Quest’anno invece l’apertura slitta a maggio e giugno. Molti non apriranno e le prenotazioni sono in netto calo.

“Quest’anno per gli hotel non sarà un grande Pasqua”, spiega Fausto Mura, presidente di Federalberghi del Sud Sardegna, “da poco è stata comunicata la summer dell’aeroporto di Elmas con più di 90 destinazioni, e quindi un collegamento estivo notevole sulla carta, perché 90 destinazioni sono un numero discreto e importante. Ma partiranno quasi tutte da maggio e giugno e perciò per le festività pasquali il mercato langue. Purtroppo attualmente non c’è un gran numero di prenotazioni e se non prenotano sotto data dubito che si possa arrivare ai numeri ottimali degli anni antecedenti al 2019.

. Non si possono avere percentuali sugli hotel che apriranno, anche perché l’orizzonte temporale imprenditoriale nel settore turistico è limitato a 15 giorni. Noi non sappiamo cosa succederà perché dopo 3 anni di Covid, guerra e decreti, fare una programmazione che duri dei mesi è difficile. Non abbiamo fatto un sondaggio specifico un sondaggio specifico sulle prenotazioni, ma in alcune riunioni abbiamo captato il sentiment degli albergatori su questo argomento. La flessione va dal 30 al 40 % rispetto al periodo pre Covid”

I motivi? Il virus e la crisi legata al rincaro dei prezzi. “La motivazione risiede paura sia del contagio che ancora spaventa”, aggiunge Mura, “e un po’ anche nella crisi economica legata gli aumenti dei prezzi, che induce sempre il consumatore a tirare i remi in barca. E a rinunciare alle spese ludiche, quelle che si possono evitare, relative a vacanze e divertimento e noi siamo i primi ad avere flessioni quando c’è.

Pasqua era la data utile per l’apertura stagionale, quest’anno non tutti utilizzeranno a molti preferiranno apre a maggio, anziché ad aprile.

 


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