Covid, con l’impennata dei contagi fioccano le disdette per il cenone di Capodanno

Per la Fipe Confcommercio le cancellazioni dei cenoni si aggirano in media tra il 25 e il 30% e per questo chiede al governo di dispensare misure urgenti come ad esempio le proroghe delle moratorie bancarie e della cassa Integrazione.


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L’impennata di contagi degli ultimi giorni e i tempi imposti dalla quarantena stanno avendo l’effetto di moltiplicare le disdette per i cenoni di Capodanno. Per la Fipe Confcommercio le cancellazioni dei cenoni si aggirano in media tra il 25 e il 30%.

“Rispetto alle chiusure imposte per legge lo scorso anno, il prossimo Capodanno vedrà nuovamente la ristorazione accogliere la clientela nei propri locali, e questo è certamente un fattore di fondamentale importanza. Tuttavia le aspettative per una serata, attesa a lungo e nel segno della ripresa, rischiano di rimanere disattese per i 70.000 ristoranti che apriranno le porte a chi vorrà celebrare l’arrivo del 2022 con una cena fuori casa”, si legge in una nota. 

“Che ci fosse una flessione rispetto al 2019 era previsto – prosegue la Fipe – anche perché sapevamo di dover fare a meno di una larga fetta di turisti stranieri, ma qui siamo di fronte a un quadro inaspettato fino solo a pochi giorni fa. Ci sono locali che in 3 giorni hanno visto disdire la maggior parte delle prenotazioni, senza riuscire a rimpiazzarle”.

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