Covid senza freni: casi raddoppiati in una settimana in Italia e ospedali in affanno

Volano i contagi con l’Rt a 1,43. Dieci regioni sono a rischio alto, mentre il picco non è ancora stato raggiunto: si attende fra fine gennaio e febbraio, e secondo uno studio Usa si avranno 500 morti al giorno


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Un incubo senza fine. L’incidenza settimanale dei casi Covid a livello nazionale continua ad aumentare rapidamente: 1669 ogni 100.000 abitanti nell’ultima settimana rispetto a 783 ogni 100.000 abitanti in quella passata. Aumenta anche l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici, pari a 1,43, in forte aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica. Lo si apprende, dal monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 15,4% al 6 gennaio rispetto il 12,9% della rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 dicembre. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 21,6% rispetto al 17,1% precedente.

Sono 10 Regioni o province autonome classificate a rischio alto; 11, invece, quelle che risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, sei sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Quasi tutte riportano almeno una singola allerta di resilienza. Dieci riportano molteplici allerte di resilienza. In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (309.903 contro 124.707 della settimana precedente). È in aumento anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (50% contro 48%) e cresce anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (34% contro 31%).

E nonostante questi numeri da incubo, il picco non è stato ancora raggiunto: previsto fra fine gennaio e febbraio, secondo uno studio Usa causerà 500 morti al giorno.


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