“C’è qualcuno che continua a ragionare come se i referendum sull’abolizione delle province non ci fossero stati. I reazionari si rassegnino: i sardi si sono espressi in modo inequivocabile. Per tagliare le tasse occorre ridurre la spesa pubblica: è un tema al quale non si può sfuggire”. Lo ha detto il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, a margine del convegno dell’Associazione ex parlamentari sulle Riforme.
“Soprattutto – ha proseguito Cossa – non potrà farlo la Sardegna, schiacciata più delle ltre aree del Paese dalla crisi economica e e occupazionale. Non sono teoriche questioni di principio ma cose drammaticamente concrete: oggi l’alternativa è tra il garantire servizi fondamentali come la sanità e il mantenere carrozzoni inutili come le province o certe agenzie regionali. Tra l’utilizzare l’autonomia speciale per favorire lavoro e sviluppo economico (che significa, tra l’altro, avere la capacità di fare scelte più avanzate dello Stato) e l’arroccarsi su posizioni antistoriche e di retroguardia, com’è accaduto con la recente legge sull’edilizia e come si vuol fare con le Province
Sono temi nodali per il futuro della Sardegna, quelli che fanno la differenza tra la ripartire e rassegnarsi ad un inarrestabile declino. Sappiano i gattopardi che su questo i sardi faranno la rivoluzione.”