Coronavirus, San Vito piange Giovanni Murgia: “Ciao papà, hai cresciuto tre leoni”

Oltre tre mesi di battaglia tra due ospedali, quelli vissuti dal 68enne, morto ieri al Santissima Trinità. Il figlio Wiliam: “Ha fatto diventare me e i miei due fratelli dei leoni, trasmettendoci il valore dell’onestà”. Il sindaco Siddi: “Ha cresciuto un’intera famiglia lavorando sodo, senza mai lamentarsi”


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Giovanni Murgia non c’è più. Se ne va, a sessantotto anni, un padre di famiglia e grande lavoratore. Residente a San Vito, sposato, tre figli, dal 23 marzo scorso era ricoverato per vari problemi di salute: “Prima al Policlinico di Monserrato e poi, dopo aver accertato la positività al Coronavirus, all’ospedale Santissima Trinità”, racconta uno dei figli, Wiliam, 46 anni. “Papà ha sempre lavorato, facendo principalmente l’agricoltore. Ha cresciuto me e i miei due fratelli facendoci diventare dei leoni. Ci ha trasmesso il valore dell’onestà e ci ha sempre detto di non toccare le cose degli altri. Consigli di vita che, a tutti noi, ci sono serviti tantissimo. Ringrazio il sindaco di San Vito, don Gianni, il nostro medico di famiglia e le vicine di casa Alessia ed Eliana per la loro vicinanza e per averci aiutato in questi mesi difficilissimi. Papà aveva fatto altri tamponi al Santissima Trinità, in Pneumologia, risultando prima negativo e poi nuovamente positivo al virus”. Giovanni Murgia è già stato seppellito nel cimitero di San Vito.
Alle esequie era presente anche il sindaco Marco Antonio Siddi: “Io e Giovanni ci conoscevamo da tanto tempo, eravamo amici. Ha sempre condotto una vita onesta e dignitosa. Diciamo addio, davvero, ad una bravissima persona”.


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