
Ci conoscevamo da più di trent’anni, lo ricordo ancora studente di medicina, poi dopo la laurea e la specializzazione mentre faceva guardie mediche su e giù per le provincie di Cagliari e Nuoro; ma soprattutto lo ricordo in tante manifestazioni per la pace in Medio Oriente, per il sacrosanto diritto del popolo palestinese a vivere in pace in un proprio Stato.
Insieme abbiamo organizzato tanti convegni, locali ed internazionali. Ricordo in particolare quello subito dopo gli accordi di Oslo con la contemporanea presenza a Cagliari degli ambasciatori di Israele e dei Palestinesi. Così come non posso dimenticare la missione organizzata in Palestina nel 2004, frutto di un accordo di cooperazione tra le città di Monserrato e di Quabatia, con il dono di un ambulanza attrezzata a quell’amministrazione.
Sei morto, caro Nabeel, in prossimità della Pasqua, festa della resurrezione e della pace. Noi continueremo a batterci per la causa palestinese anche in tuo nome con quell’impegno civile e democratico di cui ci hai dato un magnifico esempio”.