Coronavirus, commercianti contro la Regione: “Ma quali 800 euro? Per noi solo briciole”

Confesercenti. “Non   è   pensabile   promettere   contributi   pari   a   800   euro   per   poi ritrovarsi, nel momento in cui si prepara la domanda, con un pugno di mosche  semplicemente perché si sommano i contributi statali con altre risorse. Con questi presupposti molte aziende non potranno ripartire”


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“Ma quali 800 euro? Solo poche briciole”. E’ la denuncia di Confesercenti. Da una attenta  analisi  della  Legge Regionale  dell’8  aprile  2020, con la  quale  la Regione Sardegna ha dettato le regole per l’ottenimento contributi ai nuclei familiari fino a un massimo di 800 euro, sembrerebbe che le famiglie degli imprenditori con grande difficoltà rientreranno nei contributi, anzi, sarà molto più facile che non ci rientrino. Nel migliore dei casi, otterranno poche briciole, rispetto ai tanto desiderati 800 euro.
“In   questo   momento   di   grande   disorientamento,   paura   e   bisogno   di   un   minimo   di   certezze   è intollerabile   trovarsi   di   fronte   al   gioco   delle   tre   carte”   tuona   Marco   Medda,   Presidente   della Confesercenti Provinciale di Cagliari, “poiché, si deve dire con chiarezza agli imprenditori se le risorse   vengono   date   o   meno.   Non   è   pensabile   promettere   contributi   pari   a   800   euro   per   poi ritrovarsi, nel momento in cui si prepara la domanda, con un pugno di mosche  semplicemente perché si sommano i contributi statali con altre risorse che nulla riguardano con il mantenimento della famiglia che, è un tutt’uno con la micro impresa. Ci aspettiamo modifiche sostanziali perché le imprese,   soprattutto   le   più   piccole,   hanno   bisogno   di   capire   su   cosa   possono   contare   per sopravvivere e per riorganizzarsi” prosegue Medda.
 “Con questi passaggi vengono a mancare i presupposti organizzativi che possano permettere alla micro impresa di programmare una almeno timida ripartenza. L’incertezza regna sovrana anche riguardo ai tempi relativi sia alla presentazione dalla   pratica   che   all’erogazione   di   eventuali   contributi.   Si   stanno   accumulando   incertezze   e delusioni, sommando   danno   al   danno.   Ci   auguriamo   che   il provvedimento   che   la   Regione   sta mettendo in campo per le imprese siano di tutt’altro tenore” conclude Medda.


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