Convenzione Rai-Regione: finalmente i programmi in lingua sarda

“Siamo però delusi  – dice la Firino – per il mancato riconoscimento a livello nazionale della minoranza linguistica del sardo. Le norme nazionali della Rai tutelano alcune lingue minoritarie e altre no: tra le escluse c’è la nostra”


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Parte il 6 marzo la programmazione Radiofonica e televisiva della sede Rai Sardegna, dopo la firma della convenzione con la Regione, per la valorizzazione della cultura e della lingua sarda. Al momento la programmazione televisiva è in fase di definizione, mentre quella radiofonica ha un palinsesto programmato sino alla prossima stagione estiva.

“La firma della convenzione tra Rai e Regione, che risale al 19 dicembre scorso, è un risultato importante che abbiamo perseguito a lungo” ha detto l’assessora della Cultura Claudia Firino durante la conferenza stampa di questa mattina in assessorato. “Avevamo bisogno che nel contratto fossero riconosciuti aspetti importanti per la Sardegna, come l’uso della lingua sarda in tv e la presenza della Rai in maniera articolata nel territorio isolano”. Firino ha inoltre messo in evidenza il permanere di una normativa discriminatoria nei confronti della lingua sarda, per sanare la quale c’è l’impegno della Regione. 

 

“Siamo però delusi  – ha proseguito l’assessora – per il mancato riconoscimento a livello nazionale della minoranza linguistica del sardo. Le norme nazionali della Rai tutelano alcune lingue minoritarie e altre no: tra le escluse c’è la nostra. Il mio auspicio e il mio impegno forte va in questa direzione: vogliamo che nella convenzione Stato – Rai, che sarà firmata a breve, il sardo venga riconosciuto al pari delle altre lingue minoritarie. E’ arrivato il momento – ha concluso Firino – di dotarci di strumenti trasparenti che consentano non solo di accedere alle risorse, ma che disciplinino e tutelino questo patrimonio culturale”.


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