Controlli sulla filiera della pesca in Sardegna: sanzioni per oltre 18 mila euro, sequestrati 300 kg di prodotti ittici

La maggior parte degli illeciti riguarda la mancata tracciabilità del prodotto ittico, per la quale sono stati sanzionati ristoranti etnici, pescherie e box siti all’interno di mercati. In particolare nei confronti di un ristorante etnico nel centro di Cagliari, gestito da cinesi, è stata accertata la mancata tracciabilità di oltre 63 kg di prodotti.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Dal 2 al 17 maggio le Capitanerie di porto di Cagliari e Oristano e gli uffici dipendenti di Arbatax, Bosa, Carloforte, Portoscuso e Sant’Antioco, hanno condotto l’operazione complessa sulla pesca “Mediterranea”, coordinata dalla Direzione Marittima di Cagliari allo scopo principale di prevenire, individuare e contrastare qualunque forma di illegalità sulla filiera pesca e commercializzazione di prodotto ittico nella zona centro-meridionale della Sardegna.

Nel complesso sono stati accertati 17 illeciti amministrativi per un totale stimato di sanzioni pecuniarie di 18.356 euro e sono stati sequestrati oltre 315 kg di prodotto ittico.

La maggior parte degli illeciti riguarda la mancata tracciabilità del prodotto ittico, per la quale sono stati sanzionati ristoranti etnici, pescherie e box siti all’interno di mercati, colti a vendere o somministrare prodotti anche di pregio come gamberi rossi, aragoste e pesce spada, privi di qualsiasi documentazione idonea ad attestarne la tracciabilità.

In particolare nei confronti di un ristorante etnico (sino-giapponese) nel centro di Cagliari, gestito da cittadini cinesi, è stata accertata la mancata tracciabilità di oltre 63 kg di prodotto ittico di vario genere, poi sottoposto a sequestro amministrativo. Il titolare del predetto ristorante è stato sanzionato con una sanzione pecuniaria di 1.500,00 euro ed il prodotto ittico oggetto di sequestro avviato a distruzione, a seguito di certificazione di non idoneità al consumo umano da parte dell’ASL competente.

Alcuni controlli eseguiti presso i centri di spedizione hanno portato all’accertamento di illeciti, nei confronti del titolare di uno di essi in provincia di Oristano è stata irrogata una sanzione amministrativa di 2000 euro per violazione di norme di carattere igienico-sanitario, relativamente al ritrovamento di esemplari di riccio di mare privi della prevista documentazione.

In un altro caso un ristoratore della zona di Bosa è stato sanzionato con una sanzione pecuniaria pari a 2.000,00 euro per non aver ottemperato alle previste procedure del proprio manuale dell’autocontrollo.

Alcuni pescatori professionali sono stati fermati o intercettati e, conseguentemente, sanzionati per esercizio della pesca in luoghi vietati e anche per irregolarità sulla composizione dell’equipaggio e sulla tenuta dei documenti di bordo.

Alcune delle attività di cui sopra sono state poste in sinergia insieme ad altri Enti, quali Polizia Municipale, A.S.L. e Direzione Mercati.

L’attività di controllo dei militari del centro controllo pesca della Direzione Marittima di Cagliari prosegue incessante lungo tutto l’arco dell’anno, attraverso le Capitanerie di porto e gli Uffici Circondariali marittimi dipendenti a salvaguardia della tutela del mare che circonda la Sardegna e della salute dei cittadini.


In questo articolo: