Controlli ai settori edili, sanitari e dei trasporti: scoperta maxi evasione a Cagliari per oltre 4 milioni

Le Fiamme Gialle hanno concluso quattro ispezioni di carattere tributario nei confronti di operatori economici dislocati nel capoluogo


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Cagliari, scoperta una maxi evasione per oltre 4.365.000 euro.

L’attività della Guardia di Finanza di Cagliari nel comparto della lotta all’evasione e all’elusione fiscale prosegue con immutata ed incidente intensità anche nell’ultimo periodo dell’anno, con una continua opera di individuazione di tali fenomeni nell’ottica di contrastare le ricadute negative sul mercato, che, tra i tanti effetti, ostacolano la normale concorrenza tra le imprese, danneggiano le risorse economiche dello Stato ed accrescono il carico fiscale per i cittadini onesti.

In persecuzione, quindi, dell’attività di ricerca ed emersione di forme distorsive del corretto funzionamento dell’economia locale, negli ultimi giorni, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno concluso quattro ispezioni di carattere tributario nei confronti di operatori economici dislocati nel capoluogo.

Le operazioni di servizio, mirate alla verifica del corretto adempimento degli obblighi dichiarativi e contabili, hanno riguardato realtà commerciali operanti in diversi settori, da quello edile, a quello sanitario, a quello dei trasporti.

In un primo caso, i Finanzieri, procedendo con una meticolosa analisi della contabilità trovata in azienda – relative agli anni dal 2015 al 2017 – e riscontrando le conseguenti dichiarazioni dei redditi, hanno scoperto che erano stati inseriti in dichiarazione – contribuendo così ad abbassare l’importo imponibile per pagare meno tasse – costi non deducibili per circa 3.000.000 di euro.

In una seconda circostanza, invece, i militari hanno riscontrato una falsa rappresentazione della realtà aziendale per le 4 annualità sottoposte a controllo, con relative conseguenze sulla gestione patrimoniale ed economica dell’azienda.

Difatti, oltre a riscontrare anche in questo caso, l’inserimento in dichiarazione di costi non deducibili per 2.280 euro, è stato individuato un meccanismo elusivo il quale, attraverso l’interposizione fittizia di una società – riconducibile in realtà sempre al soggetto verificato – ha consentito la sottrazione a tassazione di ricavi per oltre 1.121.000 euro.

A questo si è aggiunto il mancato versamento dell’imposta di bollo sulla documentazione fiscale per complessivi 2.712 euro.

La casistica della indebita inclusione nella dichiarazione dei redditi di costi non inerenti ha caratterizzato anche un terzo intervento ad esito del quale è stata riscontrata l’omessa dichiarazione al Fisco di 60.849 euro; a questa violazione si aggiunge anche il mancato versamento dell’imposta di bollo per 1.760 euro.

In un’ulteriore circostanza, le Fiamme Gialle hanno riscontrato 236.688 euro non deducibili relative a quote di ammortamento di beni aziendali, accanto al mancato versamento dell’imposta di registro su atti sottoposti all’obbligo di registrazione per 58.682 euro.

Complessivamente, quindi, con queste ultime operazioni, le Fiamme Gialle hanno accertato una evasione pari a oltre 4.365.800 euro.


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