Boom di contagi, semi lockdown a Samassi: chiuse le scuole, l’oratorio e i centri ricreativi

Il sindaco Pusceddu vieta anche la fermata dei gruppi di pedoni nei parchi e nelle piazze


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Boom di contagi a Samassi. E visto il preoccupante andamento dei casi di positività, la pericolosità̀ del fenomeno epidemiologico da Covid-19, oltre alla “scarsità dei dati disponibili per gestire l’evento e il concreto rischio di diffusione incontrollata del virus” il sindaco Enrico Pusceddu, impone il semi lockdown. Oggi con un’ordinanza ha sospeso le attività didattiche relative alla scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado (fino a domenica 18 ottobre 2020).

Ha istituito il divieto di fermata sosta dei gruppi di pedoni negli spazi pubblici di Piazza S. Geminiano, area verde via Berlinguer, Piazza Italia, Piazza Mercato, Piazza Resistenza, Parco tematico, Parco is Argiolas, Piazza Gallilei, Parcheggio Stazione Ferroviaria, con decorrenza immediata e fino a mercoledì 21 ottobre compreso.

Sì alla sospensione delle attività̀ di vendita di snack, bibite e bevande in genere effettuate mediante macchine per la distribuzione automatica dislocate in locali specifici o posizionate presso rivendite di alimentari e la contestuale chiusura d’accesso al pubblico dei suddetti locali fino al 21 ottobre 2020 compreso;

Chiuse le sedi associative di Casa Piras, il centro d’aggregazione sociale, l’oratorio parrocchiale e dtutti i luoghi pubblici e privati in cui si svolgano attività̀ ricreative, culturali e sociali con decorrenza immediata e fino a mercoledì̀ 21 ottobre compreso.

Istituito il divieto di accesso alle attività̀ commerciali, artigianali e di pubblica utilità̀ (farmacia, parafarmacia, posta, banca) in numero superiore alla reale capienza dei locali secondo le disposizioni vigenti in materia di protocolli Covid-19 (distanza interpersonale, dispositivi di sicurezza, igienizzazione mani) e il divieto di svolgimento del mercato ambulante nella giornata di giovedì̀ 15 otobre2020.

“Al momento l’incertezza della situazione non ci lascia altra scelta che quella di dare il tempo alle famiglie samassesi di conoscere gli esiti dei tamponi”, spiega Pusceddu, “di tutelare la popolazione evitando per quanto possibile gli assembramenti incontrollati e incontrollabili e di aspettare che lo scenario complessivo in ambito sanitario assuma contorni più chiari e sostenibili”.


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