Consiglio regionale, battaglia sul programma di Pigliaru

Continuano gli interventi dei vari esponenti politici nel pomeriggio sulle linee programmatiche tracciate da Pigliaru


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E’ ripresa poco dopo le 16.00 in Consiglio regionale la discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta Francesco Pigliaru.

Nel primo intervento del pomeriggio, Lorenzo Cozzolino (Pd) ha sottolineato la necessità di riavvicinare i cittadini alla politica. La vera emergenza dell’Isola – ha detto – è la mancanza di lavoro che sta mettendo in difficoltà le famiglie e rendendo insopportabile la situazione di precarietà dei giovani. L’esponente del Pd ha rimarcato l’Importanza della scuola per uscire dalla crisi. “L’istruzione è lo strumento più efficace per restituire speranza alla nostra terra. Occorre lavorare – ha detto Cozzolino – per abbattere il tasso di dispersione scolastica che vede la Sardegna ai primi posti in Italia”.

 Augusto Cherchi (partito dei Sardi) apprezza le linee programmatiche della Giunta Pigliaru. Secondo l’esponente della maggioranza le indicazioni su istruzione, lavoro e impresa vanno verso la giusta direzione. IL Partito dei Sardi darà il suo contributo per affermare i diritti dell’Isola e combattere “il neocentralismo del Governo Renzi”. Cherchi ha inoltre suggerito di ripensare alla “vertenza entrate” su basi nuove. L’annunciata costituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate – ha detto – consentirebbe di avere risorse certe e di programmare le politiche di sviluppo senza ricorrere ad indebitamenti.

“Quello presentato dal presidente della Regione Francesco Pigliaru è un programma di Governo insoddisfacente”. E’ il pensiero di Oscar Cherchi(Forza Italia). Per l’ex assessore dell’Agricoltura della Giunta Cappellacci, nelle dichiarazioni programmatiche manca l’indicazione delle soluzioni alle emergenze della Sardegna. L’assenza di un approfondimento sulle tematiche legate al mondo agricolo(blue tongue, peste suina, piano di sviluppo rurale) è, secondo Cherchi, la lacuna più evidente del documento presentato dall’esecutivo. 

“Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi”. Cita Giuseppe Pontiggia in apertura del suo intervento in “Aula” Luca Pizzuto (Sel) per descrivere la situazione della Sardegna in attesa di una rinascita e in lotta per un futuro migliore. Pizzuto, nel suo intervento ha rivolto l’attenzione alle fasce più deboli della società sarda: precari, cassaintegrati, emigrati, nuovi poveri. Servono politiche serie per costruire strumenti che consentano ai cittadini sardi di “mettere insieme un pranzo e una cena senza dover chiedere favori”. Per Pizzuto è necessario dare gambe alla proposta di legge sul “Reddito di cittadinanza” presentata nella scorsa legislatura. 

 Ignazio Locci (Forza Italia) ha evidenziato nel suo intervento le grandi emergenze dell’isola, in particolare quelle del Sulcis.  Segnalo la grande difficoltà che vivono oggi il polo industriale di Portovesme e i Consorzi di Bonifica, ha detto  Locci. “Emergenze alle quali bisogna dare risposte rapide”. Noi – ha detto l’esponente di Forza Italia-, lavoreremo per una Regione “riformata”, per un’amministrazione snella, perché la nostra isola diventi una terra di opportunità e non un luogo da cui fuggire. Faremo un’opposizione seria, ha concluso Locci, ma non preconcetta. Siamo per il primato della buona politica e non  vogliamo che la nave affondi.

“La riforma della Regione è la sfida più difficile che il nuovo governo regionale dovrà affrontare”. Lo ha sostenuto Francesco Agus(Sel) durante il suo intervento in Aula. La Giunta – ha detto – dovrà andare per la sua strada senza badare all'”applausometro” ma pensando ai reali interessi dei sardi. Per Agus la carenza infrastrutturale e il depauperamento del capitale umano sono i due principali fattori di freno allo sviluppo. Impedire la “fuga di cervelli” e dotare l’Isola di servizi moderni rappresentano due  imperativi categorici per guardare con speranza al futuro. L’esponente di Sel ha inoltre invitato il Consiglio e l’esecutivo a mostrare grande attenzione a quello che sta succedendo a Roma con la riforma del Titolo V della Costituzione che rischia di svuotare di poteri le Regioni a Statuto Speciale. 

Luigi Lotto (Pd) ha sottolineato nel suo intervento l’esigenza da parte della politica di ricostruire il rapporto con la società sarda per raggiungere i grandi obiettivi contenuti nelle dichiarazioni programmatiche della Giunta Pigliaru. Secondo il consigliere del Partito Democratico, il programma della nuova Giunta individua puntualmente tutte le problematiche che dovranno essere affrontate (dall’istruzione alla sostenibilità ambientale, dalla riforma della macchina amministrativa agli interventi per il settore produttivo). Lotto ha poi rivolto un appunto alla precedente maggioranza di Governo che, secondo l’esponente del PD, ha ignorato i suggerimenti dell’Aula e ha lasciato insolute le grandi emergenze dell’Isola.

Gian Mario Tendas, dopo aver apprezzato la qualità del programma presentato dalla Giunta, ha invitato l’esecutivo a proseguire nella strada tracciata con i primi provvedimenti. La vera emergenza della Sardegna, ha detto l’esponente del Pd, è il lavoro. La disoccupazione cresce, il costo degli ammortizzatori sociali sta diventando insostenibile. Non ci sono soluzioni certe, ha detto Tendas, ma la decisione della Giunta di puntare sul sistema dell’istruzione rappresenta un importante novità. Investire sul capitale umano, ha proseguito il consigliere di maggioranza, è il modo migliore per affrontare la crisi.

Tendas ha inoltre invocato una riforma seria del sistema degli Enti Locali e una nuova politica creditizia per permettere al sistema delle imprese, oggi in forte difficoltà,  di riprendere fiato.