Terremoto al Comune di Cagliari, l’Udc rompe col sindaco e non vota il bilancio: giunta Truzzu in crisi

Il gruppo dello scudo crociato è uscito dall’aula al momento dell’approvazione di due delibere sul bilancio, un segnale politico chiarissimo: senza un assessore saluteranno il centrodestra e lasceranno il primo cittadino con una maggioranza risicatissima


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Strappo tra Udc e Truzzu. Il gruppo dello scudo crociato è uscito oggi dall’aula al momento dell’approvazione di due delibere sul bilancio, un segnale politico chiarissimo: senza un assessore usciranno dalla maggioranza di centrodestra. E’ una conseguenza del braccio di ferro ancora in corso tra il sindaco di Cagliari e il gruppo che fa capo al consigliere regionale Giorgio Oppi. Falliti tutti i tentativi di riconciliazione di questi giorni e così ora l’esecutivo di centrodestra rischia di dover proseguire la consiliatura su una maggioranza esigua e incerta.

Il punto è che l’Udc, rimasto senza assessorato in partenza, pian piano è cresciuto e da 4 mesi ha creato un gruppo di 4 consiglieri e chiede un poltrona nell’esecutivo, minacciandone, in caso contrario, la stabilità.

Truzzu ha proposto agli ex Dc la poltrona di Paola Piroddi, appena rimossa dall’assessorato alla Cultura, a una donna indicata da loro. Ma Oppi è fermo sulla richiesta di un posto per il segretario provinciale Udc (uno dei partecipanti al “banchetto di Sardara”) Andrea Floris. Proposta respinta dal primo cittadino percHé l’ingresso di un assessore di sesso maschile sbilancerebbe l’equilibrio di genere dell’esecutivo e costringerebbe il sindaco a rinunciare ad un altro uomo. Mettendolo così in grande imbarazzo perché ogni ulteriore spostamento a questo punto (Tack, Sorgia, ecc) lo farebbe entrare in rotta di collisione con gli alleati di coalizione. L’Udc suggerisce di spostare, con la collaborazione del presidente Solinas, qualche assessore negli enti regionali (Arst, Ersu, ecc). Ma il primo cittadino è dell’avviso che vadano rispettate le percentuali conquistate alle elezioni a prescindere dalle successive modifiche degli assetti in aula. Il sindaco sta provando a neutralizzare l’operazione cercando di isolare gli irriducibili per spaccare il gruppo e indebolire l’offensiva. Ma per ora l’Udc tiene. E senza un accordo il rischio è che Truzzu debba proseguire la consiliatura con una risicatissima maggioranza di 18 consiglieri su 35.


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