Comandini: “Nessuna offesa né violenza verbale dai dirigenti Pd, se qualcuno l’ha subìta faccia i nomi”

Il segretario dem non ci sta a finire nel calderone delle accuse lanciate dal gruppo dei ribelli che hanno deciso di schierarsi contro la linea del partito, non condividendo la scelta del candidato presidente senza passare per le primarie. “Il nostro è un partito democratico non solo nel nome ma anche nei fatti. Tornare uniti? Fino al giorno in cui si depositano le liste è ancora possibile”


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Il segretario dem non ci sta a finire nel calderone delle pesantissime accuse lanciate dal gruppo del Pd che non condivide la candidatura di Alessandra Todde alla presidenza senza passare per le primarie, a loro dire per compiacere il movimento 5 stelle. Secondo il gruppo dei ribelli, fra loro anche l’ex deputata Romina Mura, sia da parte di alcuni dirigenti Pd che da parte di militanti grillini, sono state rivolte offese, minacce e gravi violenze verbali nei confronti di chi ha espresso una linea diversa, come potete leggere qui.

Accuse a cui Comandini risponde immediatamente, a direzione Pd in corso. “Il Pd è un partito democratico non solo nel nome ma anche e soprattutto nei fatti, negli atteggiamenti e nei modi, e sono sicuro che non ci siano state aggressioni verbali o offese o minacce. Ma se qualcuno dovesse aver ravvisato comportamenti del genere, lo invito a fare nome e cognome, come è giusto che sia. La nostra – aggiunge Comandini – è una comunità democratica dove si discute e ci si confronta, rispettandosi anche quando non si è d’accordo”.

Altro motivo di malcontento da parte dei ribelli, le ricandidature blindate dei consiglieri regionali uscenti. “Le candidature saranno discusse questa o la prossima settimana dagli organi territoriali e da quelli regionali, e anche in questo caso con la più grande partecipazione e democrazia, per arrivare a scelte condivise”.

Intanto, domani alle 14.30 si riunirà il tavolo di coalizione, e dovrebbe essere l’occasione per presentare il programma per la cui stesura, ha più volte detto Alessandra Todde, hanno collaborato 120 persone, “lavoro epocale mai fatto prima d’ora” ma che ancora una volta i ribelli sostengono di non conoscere né di conoscere chi ci abbia lavorato. E venerdì a Cagliari arriverà la segretaria dem Elly Schlein: “Sarà una grande festa, un bagno di folla in fiera”, dice Comandini. “Con lei parleremo di Pd, di elezioni e di programmi per la Sardegna”. Inevitabilmente, anche del difficile momento che la coalizione sta attraversando. “Se c’è ancora tempo per recuperare e andare uniti? L’ho detto anche in direzione, fino al giorno in cui si depositano le liste c’è tempo per recuperare. Il nostro avversario – conclude Comandini – è il centrodestra, non chi negli ultimi 15 anni ha militato con noi nel campo progressista e riformista”.


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