Coldiretti Nuoro Ogliastra: mercoledì pastori e agricoltori in piazza

Per i mancati pagamenti comunitari e il prezzo del latte


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

 Coldiretti Nuoro Ogliastra mercoledì prossimo (13 aprile) scende in piazza. La decisione è stata presa all’unisono dai dirigenti e soci dell’Organizzazione alla fine del primo ciclo di incontri nel territorio.

La logistica e l’organizzazione dell’iniziativa è ancora in via di definizione quel che è certo è che l’appuntamento è per le 9 a Pratosardo  

“E’ da tempo che denunciamo lo stato di malessere che si vive in campagna – spiega il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Alessandro Serra – e durante gli incontri di questi giorni con i nostri soci è emerso ancora con maggiore evidenza. Come Coldiretti abbiamo cercato la via della mediazione e del dialogo per cercare di arrivare nel minor tempo possibile alla soluzione dei mancati pagamenti dei premi comunitari, trovandoci davanti un muro di gomma, anzi riscontrando negligenze anche negli uffici sardi di Argea dove si istruiscono le migliaia di pratiche delle imprese agricole a passo di lumaca”.

Per questo ribadisce ancora il direttore “dopo un lungo e serio confronto con i nostri soci (nelle assemblee ne stiamo incontrando tantissimi) abbiamo deciso che l’unica strada che ci rimane è quella di scendere in strada. Per noi è l’estrema ratio, anche e soprattutto perché siamo consapevoli, e ci scusiamo fin d’ora per questo, di disturbare e creare disagio ai nostri concittadini che vivono anche loro un periodo non certo facile. Purtroppo però con chi non conosce la via del dialogo e si dimostra distante dalle difficoltà quotidiane di chi lavora, occorre passare alle maniere forti, alle dimostrazioni visive”.

 Ma a portare i pastori e gli agricoltori in piazza, oltre ai mancati pagamenti è anche il prezzo del latte. “Lo stiamo denunciando da tempo – ricorda il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Simone Cualbu – la riduzione del prezzo del latte è ingiustificata e comunque non supportata dai dati che possano confermare le chiacchiere di chi ha solo interesse a creare allarmismi ed abbassare il prezzo”.

(foto archivio)
 “Quattro anni fa il Pecorino romano era venduto a 5,80 euro al kg – evidenzia il direttore Alessandro Serra – ed il latte pagato a 80 centesimi al litro al pastore. Oggi che il Romano conferma prezzi record (8,50 euro al kg) si paga il latte a 90 centesimi con la minaccia di volerlo ancora abbassare”.

“Quella di mercoledì – annuncia Simone Cualbu – è solo una prima dimostrazione che fa seguito alla manifestazione di Tempio dei giorni scorsi. La speranza è che il messaggio arrivi e faccia ricredere chi fa orecchie da mercante altrimenti siamo determinati a portare avanti le nostra ragioni scendendo in piazza in tutte le provincie, fino ad azioni più eclatanti”.