Clementina investita e uccisa in viale Marconi, il “pirata” della strada: “Pensavo fosse un cane” 

Il 52enne che ha confessato di aver investito la 48enne di Capoterra si è giustificato così con i poliziotti: la Hyundai intestata a un parente e “parcheggiata” in un’officina


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Quando gli agenti della polizia Municipale si sono presentati a casa sua, l’operaio 52enne di Cagliari “è rimasto sorpreso”. Ai poliziotti ha detto che pensava “di aver investito un cane”, la notte dello scorso 29 gennaio in viale Marconi. No: purtroppo, la Hyundai che stava guidando ha travolto e ucciso Clementina Spalma, 48enne di Capoterra. L’uomo ha già confessato, ma le indagini vanno avanti. Quell’auto, infatti, risulta intestata a un parente ed è stata trovata “parcheggiata” in un’officina del capoluogo sardo. È stato possibile risalire al modello grazie ai frammenti di uno dei fari e alla dashcam di un tassista, che è passato nella zona dell’incidente a ridosso della tragedia. Altro, dalla polizia Municipale, non filtra: vanno chiariti ancora alcuni aspetti, prima di poter avere la certezza che sia stato proprio l’operaio di 52 anni a travolgere Clementina Spalma. Un fatto tragico che ha sconvolto gran parte della comunità capoterrese, paese nel quale la donna viveva da anni.


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