Quaranta a zero. Il match tra giovanissimi termina con un risultato clamoroso che arriva all’attenzione della stampa nazionale, non solo di quella sportiva. La partita della categoria Giovanissimi della provincia di Nuoro (U-15) tra Fanum Orosei e La Caletta è finita 40-0 al triplice fischio dell’arbitro. I padroni di casa erano secondi in classifica e per assicurarsi il primato avrebbero dovuto segnare almeno 35 reti. Una sfida proibitiva, ma il campo ha dato loro ragione, addirittura ne hanno realizzato 5 in più. Forse anche perché gli avversari sono scesi in campo in 10 la squadra aveva mediamente due anni di età di meno
La Figc vuole vederci chiaro ed è possibile un’inchiesta della procura federale. «Un’umiliazione del genere è inaccettabile», ha dichiarato Luigi Secci, presidente della Figc di Nuoro, «le scuole calcio e i tornei giovanili servono per educare i ragazzi al rispetto, non per umiliarli».
«Convocherò i presidenti delle società coinvolte e gli allenatori», ha aggiunto Gianni Cadoni, presidente della Figc Sardegna, «dovranno darmi spiegazioni convincenti per evitare pesanti provvedimenti. È gravissimo quanto accaduto, va contro la normalità del calcio. Lo sport a questo livello deve andare oltre il risultato e va vissuto in modo ludico. Rispetto, divertimento e cultura devono stare al primo posto. Bisogna far chiarezza su questa storia».
«Non senza stupore apprendiamo tutto ciò, ma crediamo sia frutto, probabilmente, di una superficiale, parziale e distorta interpretazione dei fatti e dei loro reali significati, che come tale decisamente respingiamo”, ha commentato in un comunicato stampa il presidente dalla Fanum Orosei, secondo cui «il risultato maturato nelle note proporzioni -per altro non nuovo in questo campionato e in tanti altri del settore giovanile- è solo frutto di plurime, sfortunate e concomitanti circostanze che lo hanno determinato al di la della reale volontà dei giocatori in campo, del Tecnico e della Società, e che certamente non ha la valenza che la notizia di stampa gli attribuisce, né con riguardo ai vincitori, né con riguardo agli sconfitti.
Nelle settimane precedenti la gara di cui si discute l’A.S.D. FANUM OROSEI e i Lupi del Goceano ponevano all’attenzione della F.I.G.C. la concreta possibilità che tra queste si sarebbe giunti all’epilogo del campionato a parità di punti, e che, per tale ragione, sarebbe stato preferibile, d’accordo gli sfidanti, disputare una gara di spareggio, proprio per evitare il ricorso al criterio della differenza reti; ma ciò veniva ripetutamente negato dalla Federazione perché non previsto dal regolamento, innescando così un perverso meccanismo di competizione improntato soprattutto sul numero di reti segnate.
A ciò si aggiunga che l’avversario di turno, la Società La Caletta, giungeva alla gara con soli dieci calciatori, e che la stessa si svolgeva in concomitanza con quella della concorrente al titolo (prevista dal calendario ufficiale il giorno prima), perché posticipata su specifica richiesta delle Società sfidanti Lupi del Goceano e Bittese, così che non era dato modo di conoscerne in anticipo il risultato.
Quanto alla gara A.S.D. Fanum / La Caletta, questa, sia pure in un rapporto di forze evidentemente e gravemente squilibrato a favore dei padroni di casa, si svolgeva in una competizione serena, leale, corretta, rispettosa dell’avversario ed assolutamente regolare, come certamente testimoniato dal referto dell’Arbitro, dagli stessi Dirigenti e dai Tecnici degli ospiti e dal pubblico presente.
Nessuna polemica, contestazione o recriminazione in campo e fuori dal campo si manifestava nell’occasione da parte di alcuno, avendo i locali perseguito legittimamente il proprio obiettivo sportivo, che certo non poteva essergli impedito (ancor meno con l’organizzazione di un biscotto, come da qualcuno auspicato), e non avendo gli avversari, che da subito comprendevano e accettavano la situazione, subito alcun torto, ingiustizia e tanto meno umiliazioni di sorta. Nel dopo partita, infatti, giocatori, Dirigenti e Tecnici di entrambe le squadre si ritrovavano a consumare un rinfresco e a complimentarsi a vicenda in un clima di reciproca armonia e amicizia.
Nessun fatto grave, dunque, nessuna irregolarità o scorrettezza o comportamento sleale e antisportivo da parte dell’A.S.D. Fanum Orosei nella gara contestata, motivo per cui siamo pronti a confrontarci in ogni sede e con chiunque per valutare gli accadimenti rimproverati, e se del caso, per avviare un confronto e una riflessione comune sulla necessità di cambiare alcune regole, come più volte suggerito ed auspicato».