Clamorosa protesta a Quartu: “Noi parrucchieri vogliamo lavorare, lunedì tutti con le serrande alzate”

L’iniziativa organizzata da Sara Inconis: “Non scendiamo in piazza, stiamo dentro i nostri locali: ho già ricevuto molte adesioni”


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Serrande alzate da lunedì, a Quartu Sant’Elena l’intento è quello di trovare quanti più esercenti possibili che dicano sì alle riaperture per ritornare a lavorare. A Radio CASTEDDU, Sara Inconis: “Mi sono impegnata per contattare la mia categoria, i parrucchieri: non è facile però, se non ci proviamo, non possiamo sapere come andrà a finire. L’iniziativa è quella non di scendere in piazza, ma stare dentro le nostre attività; abbiamo avuto molte adesioni e quello che noi vorremmo, se sarà possibile, che si facesse, magari, anche fuori dalla Sardegna, perché siamo tutti nella stessa situazione. Ho un salone da 4 anni, in zona arancione ci hanno dato la possibilità di lavorare però, purtroppo, un po’ a rilento.
Mi rivolgo anche agli operatori delle altre attività, centri estetici, tatuatori: chiunque volesse partecipare ne saremmo molto felici.
Io posso dire che ho la fortuna di avere dei clienti che credono in me e sono  loro i primi ad avermi detto “se tu apri noi ci siamo”, consapevoli anche del rischio delle multe o di quello che si va purtroppo incontro.
Mi auguro che siano così anche i clienti degli altri colleghi: vogliamo aprire la serranda perché vogliamo lavorare, però si da libera scelta a chi vorrà avere la clientela all’interno, altrimenti potrebbero soltanto alzare le serrande come gesto simbolico.
Io farò parte di quelli propensi a lavorare”.
Risentite qui l’intervista a
Sara Inconis del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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