Città Metropolitana, Tunis: “Forza Italia e il centrodestra esistono”

Dopo il buon risultato del centrodestra che ottiene 5 seggi nel nuovo Consiglio della Città metropolitana, Tunis spazza via il passato e il flop della coalizione di Massidda e Mannino: “Forza Italia vince quando è federativa, ora pensiamo alle prossime regionali puntando sul rinnovamento”


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“Le elezioni per il consiglio metropolitano chiudono il ciclo di impegni amministrativi del 2016 e riteniamo rappresentino l’ultimo test prima delle elezioni regionali del 2019.  Da questo momento anche appuntamenti come questo saranno preparatori ad una competizione che avrà come tema  l’avvicendamento a questo governo regionale”. Lo ha dichiarato Stefano Tunis, commissario di Forza Italia per la città di Cagliari. “Questo ultimo risultato – prosegue l’esponente azzurro- conferma che il centro-destra rappresenta l’unica alternativa numericamente capace di sconfiggere il centro sinistra non senza coraggio  e profondo spirito innovatore. Il tema della supremazia di FI nel centro destra è superato come sono superate le ragioni che hanno distinto in questi vent’anni l’impegno in partiti diversi. Il centro destra “tutto” è il custode dei valori tradizionali e dell’idea di una pubblica amministrazione terza rispetto agli interessi economici privati, come non è oggi con il centro sinistra al governo. Il centro destra è ancora il luogo dove si possa immaginare uno stato federale è una vera sussidiarietà.  Forza Italia – osserva Tunis- gode ancora in virtù del ruolo ricoperto in passato di una quantità superiore di rappresentanti nelle istituzioni e di conseguenza custodisce ancora la parte maggiore del consenso strutturato e allo stesso tempo mantiene il ruolo di catalizzatore ma non ha più bisogno di egemonizzare in ogni circostanza. Come dimostra anche questo risultato la coalizione è vincente se FI agisce con generosità e spirito federatore. Il tempo, i risultati elettorali e quelli amministrativi incoraggiano a guardare alle risorse del passato come superate ed a percorrere con decisione la strada del rinnovamento. La vicenda di questa giunta regionale invece deve spingere a dedicare le energie ad un progetto di governo radicalmente alternativo ed associarlo alla azione di opposizione. Molti tra noi ritengono che declinare in senso identitario la nostra azione sia la chiave, personalmente sono tra quelli che la considerano indispensabile ma inutile senza un progetto di espansione economica e di crescita sociale. Il nostro linguaggio deve tornare ad essere autentico e lo sarà solo se sarà autentica la proposta. Sorprenderebbe sapere quante persone competenti e quanti giovani stanno lavorando lontano dai riflettori alla elaborazione di una idea alternativa di Sardegna e contemporaneamente si preparano ad essere classe dirigente. Da oggi si comincia e con un fatto certo, non c’è spazio per soluzioni di fantasia.

 


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