“Cinque mesi senza vaccino a Monserrato, decine di chiamate a vuoto: non posso vedere i miei cari”

C’è chi il vaccino lo vuole sin da quando c’è la possibilità di averlo. Ma Lucia Testoni, 69 anni, attende da aprile: “Sono allergica, al Brotzu avrei dovuto prendere cortisone ma non posso: ho avuto tromboflebiti, sto lottando da 180 giorni per vaccinarmi, in sicurezza, all’ospedale”


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C’è chi non si è ancora vaccinato per motivi di tempo, ci sono i no vax, ci sono i vaccinati e c’è chi si vuole vaccinare. Ma, dopo sei mesi, è ancora senza siero. Appartiene a quest’ultima categoria Lucia Testoni, sessantanovenne monserratina, si è presentata “all’hub di Quartu il 14 aprile scorso. Sono stati tutti gentilissimi e, quando hanno saputo delle mie allergie ad alcuni antibiotici, mi hanno detto di rivolgermi al Brotzu. Così ho fatto”, racconta la donna. “Sono andata dopo pochi giorni, con me c’erano tante altre persone. Hanno chiesto chi avesse allergie, io ho ovviamente detto di sì e allora ci è stato consigliato di assumere del cortisone e, in seguito, mi hanno fissato la data per la prima dose, lo scorso ventisei luglio”. Tutto bene? No. La Testoni fa “un esame, una gastroscopia”, al Santissima Trinità e, poi, il medico di famiglia la avvisa: “Niente cortisone, mi raccomando”. A questo punto, la sessantanovenne è spiazzata: “Non sono andata al Brotzu per la prima dose, ovviamente”.
Ma, “almeno cinquanta volte in totale da quando è iniziata la mia odissea, ho chiamato Brotzu e servizio di Igiene Pubblica per spiegare la mia situazione e ottenere la possibilità di farmi fare il vaccino in totale sicurezza, accudita dai medici, in un ospedale. Nessuna risposta. Ormai attendo da cinque mesi, ho timore di essere contagiata e non sto praticamente vedendo i miei cari, nemmeno il mio unico nipotino”.


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