Solinas a Radio Casteddu: “Già pronti i vaccini per 6500 sardi”. Sono, per il momento, 13 mila le dosi del vaccino destinate ai primi 6500 sardi che si sottoporrano volontariamente all’inoculazione delle due dosi previste. Ai microfoni di Radio CASTEDDU, il Presidente della Regione, Christian Solinas, intervistato dal direttore Jacopo Norfo e da Gigi Garau spiega i particolari del piano vaccinazioni in programma per la Sardegna: “I vaccini sono legati ad un piano di distribuzione nazionale, cioè noi possiamo effettuare le vaccinazione in ragione delle dosi che ci vengono inviate.
Al momento abbiamo ricevuto circa 13 mila dosi, questo significa che, essendo il vaccino organizzato su una prima inoculazione e un richiamo al ventunesimo giorno, possiamo coprire 6500 persone.
C’è un ordine di priorità: innanzitutto il personale sanitario assieme alle persone più fragili, quelli delle residenze per gli anziani, in seconda battuta ci sarà un ampliamento progressivo verso i settori più a rischio, come le scuole, i servizi essenziali fino ad arrivare, dopo il terzo e il quarto step, alla vaccinazione di massa. Diciamo che complessivamente, dopo questi quattro step, dovremmo arrivare nell’arco di quest’anno a una copertura della popolazione tale da garantire l’immunità di gregge”.
Al momento, quindi, in Sardegna saranno effettuate 6500 inoculazioni.
Non solo: “Stiamo procedendo con il piano di screening regionale, siamo partiti dall’ogliastra che ha dato una ottima risposta, ci sono state infatti delle affluenze veramente importanti in tutti i centri interessati. Questo grazie a una collaborazione fortissima tra i comuni, tra i sindaci, che ringrazio, e il personale della regione che si è occupato di effettuare tamponi antigenici. Questa metodologia prevede una prima parte di tamponi eseguiti con un con un tampone antigenico, seguito da un secondo test che utilizza un’ulteriore tecnologia, che dovrebbe dare una altissima affidabilità nei riscontri e ci dovrebbe consentire, quindi, di isolare precocemente tutti quei soggetti positivi asintomatici che sono fonte inconsapevole di contagio.
Questa azione, nel suo complesso, una volta che avrà coperto l’intero territorio regionale, contiamo che dia un risultato nell’arco dei prossimi sei mesi tale da garantire un abbassamento che arrivi, poi, prossimo allo zero”.