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Avrebbe compiuto 23 anni martedì prossimo, e probabilmente aveva cerchiato in rosso sul calendario quella data, Salvatore Piras, il muratore morto sul lavoro a Sorso. Un tubo l’ha colpito alla testa, stando alla prima ricostruzione bastata sulle indagini di carabinieri e Spresal, non lasciandogli scampo. Lascia i genitori, Franco e Gianfranca, il fratello Fabio e la sorella Manuela. Molto conosciuto nella sua Ossi, il paesino sardo è sotto choc per una morte che arriva a poche ore da un periodo, quello della Pasqua, dove dovrebbe sempre trionfare la “rinascita”. Invece, tutta la Sardegna piange l’ennesima giovane vittima sul lavoro.
Sconvolto il sindaco di Ossi, Pasquale Lubinu: “Non è facile esprimere un pensiero in queste circostanze, i giornalisti di varie testate regionali e nazionali mi hanno chiamato per sapere qualcosa di più su Salvatore Piras, un ragazzo solare e buono che stamattina il destino ha portato via.
Una disgrazia per la famiglia e per tutta la comunità ossese. Nonostante le importanti leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, approvate negli ultimi vent’anni, resta ancora tanto da fare nella concreta attuazione delle misure per proteggere i lavoratori”, dice Lubinu. “A nome di tutta l’amministrazione comunale esprimo un pensiero di vicinanza a Franco, Gianfranca, Fabio e Manuela.