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Ladri sacrileghi indaffarati nel mettere a segno un furto nella chiesa della Speranza, a due passi dalla Cattedrale.
Un fatto inquietante che, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe avvenuto in pieno giorno in via Duomo 23.
A dare la notizia è stato il custode della chiesetta nota come Cappella gentilizia della famiglia Aymerich, derubata di pochi ma preziosissimi oggetti. È grande il loro valore artistico e religioso.
I LUPIN DEL TOUR GUIDATO.
Il colpo sarebbe avvenuto durante una vista guidata, come in un film, in concomitanza al movimento – tra le storiche mura del tempio sacro – di molti visitatori.
AZIONE FULMINEA. I ladri hanno agito in un baleno: sono entrati in azione “approfittando di un momento di confusione, proprio per l’affluenza del pubblico e hanno portato via crocifissi, icone ed una pisside. Non posso aggiungere altro” ha esclamato il giovane custode, visibilmente scosso per l’accaduto, a tratti adirato, come con l’amaro in bocca per non aver potuto cogliere, al momento giusto, proprio in azione, i malfattori.
PIÙ CHE UN BOTTINO, dalla chiesa, è stato portato via un vero tesoretto, considerato il valore dei beni trafugati che si aggirerebbe intorno ai 20 mila euro.
Una notizia sulla quale vige il massimo riserbo e che avrebbe colpito anche la Chiesa ortodossa russa della Parrocchia di San Saba il Santificato, i cui fedelissimi celebrano settimanalmente i riti sacri proprio all’interno della Chiesa della Speranza, storica cappella gentilizia situata nella parte alta del quartiere Castello.
Sorge spontaneo chiederci come abbiamo potuto, i ladri, agire indisturbati e portar via tanti oggetti di valore?
Un quesito che fa pensare.
Le fotografie documentano le icone sacre tipiche della Chiesa ortodossa: gli oggetti trafugati erano simili a queste opere d’arte visibili nell’immagine scattata nella Chiesa della Speranza.