Chia, allarme degli ecologisti: “In arrivo colata di cemento sulla costa”

Il progetto di struttura turistico-edilizia rientra, secondo gli ambientalisti, nell’originario piano di lottizzazione “Chia Immobiliare s.p.a. – Sarit di Armandino Corona” . Deliperi: “Salvate un ambiente costiero unico e irripetibile”


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L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (20 marzo 2018) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione provvedimenti alle amministrazioni pubbliche alla magistratura e polizia giudiziaria competenti riguardo l’avvenuta presentazione di istanza per la realizzazione di un complesso turistico-edilizio denominato “Hotel Residence Sporting L’Ippodromo – Hotel Spartivento”, nella località costiera di Chia, nel comune di Domus de Maria. da parte della Casa Chia s.r.l. (Gruppo Monni).

Il progetto di struttura turistico-edilizia rientra, secondo gli ambientalisti, nell’originario piano di lottizzazione “Chia Immobiliare s.p.a. –  Sarit s.p.a.” approvata con decreto assessoriale n. 170/U dell’1 marzo 1976, la cui convenzione risulta stipulata nell’agosto 1979, fra le ditte lottizzanti del Gruppo Monni, De Magistris, Thermes e Armando Corona, già Gran Maestro della Massoneria. In quegli anni (1975-1981) Pierluigi Monni, ingegnere, era anche sindaco di Domus de Maria.

Gli ecologisti si sono rivolti a: Ministero dell’ambiente e per i beni e attività culturali, la Soprintendenza per Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari, la Direzione generale regionale della pianificazione e vigilanza edilizia, il Servizio regionale valutazioni ambientali, il Servizio regionale tutela del paesaggio di Cagliari, il Comune di Domus de Maria, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

“Già in passato”, scrive Stefano Deliperi, “su esposti del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e degli Amici della Terra (giugno 2004 e novembre 2006), il piano di lottizzazione finì all’attenzione della magistratura: la Corte d’Appello di Cagliari, con sentenza del 6 febbraio 2014, decretò la confisca penale dei 9 ettari della lottizzazione abusiva della collinetta prospiciente il mare di Setti Ballas, dove la Sarit s.r.l. intendeva realizzare ben 53 ville.  Si è in attesa della definitiva pronuncia della Corte di Cassazione.

I piani di lottizzazione e le relative convenzioni attuative”, aggiunge, “non sono eterni, per legge e giurisprudenza costante, le opere di urbanizzazione devono essere realizzate entro 10 anni a regola d’arte: in caso contrario, le parti inattuate non possono essere più realizzate.

In questo caso, a opere di urbanizzazione non collaudate (e, si presume, non realizzate regolarmente), si pretende di poter andare avanti con un piano di lottizzazione stipulato quarant’anni fa e in contrasto con tutte le successive normative di tutela costiera, con il piano paesaggistico regionale e con il piano urbanistico comunale di Domus de Maria.

Inoltre”, secondo gli ecologisti, “il puc di Domus de Maria, in vigore dal 2009, certifica per il piano di lottizzazione “Chia Immobiliare s.p.a. –  Sarit s.p.a.” il superamento della volumetria massima prevista di ben 49.000 metri cubi di volumetrie (capacità volumetrica di piano 211.000 metri cubi, volumetrie realizzate circa 260.000 metri cubi).  Emergerebbero, quindi, volumetrie non autorizzate”.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica rapidi controlli e verifiche per appurare la reale situazione di fatto e sventare nuovi e vecchi pericoli per la salvaguardia di un ambiente costiero unico e irripetibile.


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