Centri commerciali aperti a Cagliari il 25 aprile, fioccano le polemiche: “I nuovi mostri del consumismo”

Molti i market e i supermercati che, nonostante il giorno di festa, hanno scelto di aprire. Clienti in giro con i carrelli strapieni, l’ira dei sindacati: “Il sorriso che oggi vi regaleranno i commessi è falso, dal fondo del loro cuore vi odiano. Perchè non ve ne siete andati al Poetto?”. E voi cosa ne pensate?


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Centri commerciali aperti il 25 aprile, nel giorno della festa della Liberazione a Cagliari è possibile fare la spesa. Numerose le catene che hanno deciso di far lavorare i commessi e attendere i clienti, e le buste e i carrelli pieni di spesa non si sono fatti aspettare. Orario “ridotto” per qualcuno – dalle 8:30 alle 13 – ma c’è anche chi resta aperto sino a sera. Sui social e sul web fioccano gli annunci delle aperture “festive”, e parte la rivolta dei sindacati. Cristiano Ardau, segretario regionale UilTucs, è furente: “Ho visto gente con i carrelli della spesa colmi di merce manco se domani dovesse scoppiare la guerra nucleare. Chiusi nei centri commerciali in giorno di festa con la spiaggia del Poetto di Cagliari, ridente come non mai del più bel sole e mare che la Sardegna possa regalarci”.

 

Il sindacalista va avanti con l’attacco a testa bassa: “Non so dove poter classificare tali personaggi. Forse nei nuovi mostri del consumismo. Il sorriso che oggi vi regalerà il commesso è falso. Le cineserie sono più autentiche. Il suo sorriso vale zero euro. Vi sorride ma nel fondo del cuore vi odia. Anzi, non vale zero euro, vale 11.50 euro lordi che sono la maggiorazione festiva che gli daranno per oggi”.