Centri antiviolenza, 800mila euro per le donne e i loro figli

Stanziati dalla giunta regionale, andranno in parte alle strutture già esistenti e in parte a nuove iniziative. Ci sono anche programmi per la riabilitazione degli uomini autori delle violenze


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Ottocentomila euro  dalla giunta regionale per i centri antiviolenza femminile e il sostegno ai figli di donne maltrattate. 500mila euro andranno ai centri e alle case di accoglienza già esistenti nell’isola, mentre 300mila andranno a finanziare diverse iniziative, tra cui interventi per favorire l’indipendenza economica e sociale delle donne nel loro percorso di fuoriuscita dal circuito di violenza, misure per il sostegno abitativo e il reinserimento lavorativo, campagne di informazione, formazione e comunicazione. L’ha deciso la giunta regionale.

“La Sardegna cresce e si rafforza nelle politiche di contrasto alla violenza di genere e nella rete dei servizi a difesa e sostegno delle donne e dei minori vittime di maltrattamenti”, dice il presidente Solinas definendo quella contro la violenza di genere “una battaglia di civiltà che ci vede impegnati su tutti i livelli, sul piano economico e culturale. Continuiamo a lavorare in prima linea con il massimo coinvolgimento di tutte le istituzioni e del mondo delle associazioni per contrastare un’emergenza sociale cresciuta in maniera preoccupante negli ultimi anni, anche per effetto dell’isolamento conseguente alla pandemia”, precisa il presidente.

Fra gli interventi, anche programmi specifici rivolti agli autori di violenza: “Stiamo proseguendo sul percorso che abbiamo segnato. Nel 2020 la Sardegna è stata fra le regioni aggiudicatarie del bando nazionale per la promozione delle attività di recupero degli uomini autori di violenza. Siamo impegnati a contrastare questo terribile fenomeno sotto ogni aspetto”, sottolinea l’assessore alla sanità Nieddu.

Nella proposta di ripartizione avanzata dalla Giunta le rispettive risorse saranno suddivise in parti uguali tra i dodici centri antiviolenza e le cinque case di accoglienza presenti nell’elenco regionale e gestiti dai soggetti pubblici o dalle associazioni. Nell’elenco delle strutture i centri antiviolenza e le case di accoglienza dell’Associazione Prospettiva Donna (Olbia), dell’Associazione Onda Rosa (Nuoro), dell’associazione Donne al traguardo e dei Comuni di Oristano e Sassari, a cui si aggiungono i centri antiviolenza  dell’Associazione Donna Ceteris, dell’Unioni dei Comuni dell’Ogliastra e del Marghine e degli ambiti Plus di Sanluri e Guspini, Carbonia e Iglesias e Ozieri.