Centinaio a Cagliari, la ricetta Lega per il turismo: “Tassa di sbarco? Solo con sconti ai turisti per hotel e musei”

Il ministro dell’Agricoltura e Turismo è in Sardegna: “Il rilancio di pastori e agricoltori passa per la globalizzazione dei prodotti, in Cina sono interessati anche al latte di capra sardo. Se proprio dovrà esserci una tassa di sbarco , bisogna dare ai vacanzieri prezzi scontati per i mezzi di trasporto e le attrazioni culturali, sennò non verranno nell’Isola”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA. Cosa ne pensate?


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La Lega si conferma un partito “no-tax”. Anche sul tema della tassa di sbarco – l’obolo da far pagare ai turisti – arriva il netto no leghista ma, allo stesso tempo, una possibile ricetta per far “digerire” l’eventuale balzello ai vacanzieri. Gian Marco Centinaio, ministro dell’Agricoltura e del Turismo, è sicuro: “Se vogliamo chiedere un contributo ai turisti è necessario offrire loro in cambio dei servizi. Per esempio, sconti negli hotel e per i trasporti pubblici, e per i musei. La Sardegna non è solo mare, spero che i sindaci e il futuro governatore abbiano q la fantasia per non far vedere una eventuale tassa di sbarco come un’ennesima tassa che porta il turista ad andare altrove”.

 

Capitolo turismo chiuso, c’è il nodo – meglio, i nodi – dell’agricoltura. I pastori e gli allevatori sardi non se la passano bene: “Bisogna sfruttare la globalizzazione. Fino a poche ore fa ero in Cina, c’è la possibilità di far fruttare tutto ciò che la nostra terra è il nostro mare offrono. Le aziende, se non hanno gli allevatori, non possono vendere latte di pecora o capra spacciandolo per sardo ma facendolo arrivare dalla Romania. Bisogna lavorare seriamente sulla qualità e sulla tutela”, osserva il ministro.