Prosegue l’inchiesta di Nera e dintorni sul caso Valentina Pitzalis, la giovane di Carbonia, sfigurata con il fuoco dal marito con nuove testimonianze e atti inediti. Nel terzo capitolo pubblicato oggi si passa ai precedenti di Manuel Piredda. Forse non tutti sanno che Piredda aveva attirato l’attenzione della Giustizia per reati simili ben prima di quella maledetta notte del 17 aprile 2011 a Bacu Avis.
“Sulle spalle del ragazzo pesano diversi reati e processi, – si legge- che sono a buon vedere il lungo prologo di quel terribile atto, e che rivisti tracciano un percorso coerente e costante verso i fatti di quella notte. Manuel Piredda inizia ad attirare l’attenzione della Giustizia fin da giovane: nel 2002, a 18 anni. La sua prima vittima è una ragazza all’epoca minorenne, la sua ex fidanzata, colpevole – come accadrà anni dopo con Valentina Pitzalis – di averlo lasciato. Nei suoi confronti, Manuel Piredda ( con la complicità accertata di un altro ragazzo ) scatena una persecuzione che costringe la ragazza ad abbandonare la scuola e che porterà Manuel a una pesante condanna, un anno di reclusione in primo grado, quando la Procura aveva chiesto solo tre mesi. Pena poi sospesa . Mentre il suo complice aveva patteggiato.”
Ecco alcuni stralci della condanna pubblicata da Nera e Dintorni dove è facile capire che il ragazzo aveva sicuramente qualche problema nei rapporti con le donne. Non accettava di essere lasciato. “Condannato a un anno di reclusione per aver offeso la reputazione di una ex fidanzata P.E., diffondendo dei volantini intitolati la Divina Poppea, contenenti espressioni lesive dell’onore e del decoro della ragazza e di suoi parenti. MInacce alla ragazza tramite telefonate anonime e anche di insulti e messaggi sms: “ciao troia sono M31, tu mi fai incazzare, sono maledettamente incazzato con te. Ti distruggerò sia fisicamente che psicologicamente. Non scapperai sentirai presto parlare di me” ” se scoprirò dove abiti sarà veramente la tua fine. Non mi sarà difficile scoprirlo perché sei una succhiacazzi come tua sorella, so molte cose su di te e tu niente su di me. Non esisto. M31 ” “M31 non dimentica, M31 non perdona, questo è solo l’inizio della mia vendetta, è molto vicina e sarà indimenticabile. nessuno mi fermerà.”
“Si tratta ovviamente di un precedente molto importante, – si legge nell’inchiesta – non tanto e non solo per quello che dovette subire la vittima, costretta a ritirarsi da scuola e gettata in pasto a tutta la comunità ( senza contare le minacce ) ma perché in questa sentenza, con la quale il Giudice ha scelto espressamente di punire con durezza Manuel Piredda, ci sono già indicate le basi dei suoi problemi di personalità e la sua incapacità di accettare la fine di una relazione. “