CasaPound apre sede in città, antifascisti: “Non lo permetteremo”. Sale la tensione

“Non siamo disposti a permetterlo”, scrive il coordinamento cagliaritano. Domenica in Magistero verrà organizzato il corteo ”per impedire l’apertura della sede”. Poi l’avvertimento al movimento di destra: “Eis apicau mali is crais”

La rissa (un’aggressione secondo il coordinamento antifascista) di ieri sera in piazza Ingrao potrebbe solo essere l’inizio. Sabato 21 prossimo CasaPound inaugurerà la nuova sede cittadina (anche se resta il mistero sull’esatta ubicazione). E il coordinamento antifascista cagliaritano ha già annunciato la mobilitazione.

“Varie notizie che danno per certa l’apertura di una sede dell’organizzazione neofascista che, già quest’anno, si è resa complice dell’aggressione ai danni del circolo sassarese S’Idea Libera, alla quale è seguito un corteo unitario sardo. All’apertura, sabato 21 ottobre, sarà presente il segretario italiano Di Stefano che presenzierà anche a Carbonia, il 2o, nella sede locale. La misura è colma”, si legge in un documento diffuso dal coordinamento, “dopo i fatti di questi anni in Sardegna a partire dall’approdo di Cpi, le innumerevoli aggressioni Italia ai danni di militanti antifascisti, stranieri o semplicemente chi non è conforme al loro codice, per non parlare delle uccisioni di migranti da parte di appartenenti all’organizzazione come nel caso di Firenze, non siamo disposti a permettere l’apertura di una sede di Casa Pound nella nostra città. Non lo permetteremo”, concludono, “e risponderemo nella maniera adeguata alla situazione che abbiamo di fronte, con determinazione”.

E domenica 15 Ottobre nei gradini del Magistero, davanti all’ “acquario”, verrà organizzato il corteo” per impedire l’apertura della sede”.

Il volantino si conclude con una frase in sardo “…eis apicau mali is crais…”.