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Casa di riposo di Terramaini, il Comune cerca una soluzione per migliorare il servizio offerto dalla struttura di via Pisano e contenere i costi a carico dell’amministrazione. Il terzo piano, attualmente inutilizzato, potrebbe essere destinato per servizi alberghieri verso persone che per periodi medi o brevi si trovano a dover soggiornare a Cagliari. Ma anche come comunità per coppie di anziani o per genitori anziani con figli disabili, come centro di pronto intervento, o come centro diurno semiresidenziale per dare una risposta a problematiche sanitarie, in particolare per i malati di Alzheimer.
Quattro soluzioni che però potrebbero gravare troppo sulle casse comunali, già messe a dura prova nel primo semestre del 2013: a fronte di oltre 1 milione di euro di costi, il Comune ha incassato poco più di 400 mila euro. Per questo gli uffici pensano ad altre soluzioni relative all’utilizzo del terzo piano, meno impegnative per l’amministrazione dal punto di vista economico. Primo fra tutti la possibilità di darlo “in affitto – si legge nel report discusso oggi in commissione Politiche sociali – per uso uffici ad Associazioni di volontariato o cooperative che hanno necessità di una sede. O l’avviamento di un processo di co-progettazione ad evidenza pubblica, destinando l’uso del terzo piano a servizi innovativi per bisogni dell’area disabilità/non autosufficienza che possono accedere, attraverso fondi specifici, a finanziamenti destinati al Terzo settore”. Tutte ipotesi che verranno discusse in commissione Politiche sociali nei prossimi giorni, per poi approdare tra i banchi dell’Aula consiliare.
Per quanto riguarda il locale utilizzato come magazzino, occupato da arredi e materiali di varia natura, sarà reso agibile. “Si sta procedendo ad inventariare, e eventualmente dismettere, il materiale e gli arredi in modo da rendere disponibile lo spazio da destinare alle attività degli ospiti, ad esempio come biblioteca, sala proiezione video, biliardo”.